Il diciassettenne “Mi hanno aggredito”. La sfogo della madre

Ecco la testimonianza del diciassettenne pesciatino aggredito a fine di una partita dove hanno giocato alcuni suoi giovani amici e una squadra della provincia di Pisa.
“A fine partita io ed altri ragazzi siamo entrati in campo per salutare i nostri amici. Immediatamente ho chiesto scusa ad un ragazzo della squadra avversaria visto che, quando sono sceso in campo scherzando gli avevo detto: “A casa” e siccome mi era dispiaciuto volevo scusarmi”. “Subito dopo un ragazzo alle spalle un ragazzo mi ha sferrato due cazzotti al corpo, di conseguenza ho pensato a difendermi restituendogli i due pugni. Così, almeno venti persone mi hanno aggredito tirandomi calci e pugni. Almeno cinque adulti mi hanno poi messo il cappello della felpa e tirato una botta dietro la testa con qualcosa di ferro”. Il giovane ha anche affermato di aver sentito qualcuno che gli rivolgeva delle minacce per la sua incolumità”.

“Mi sono poi recato con mia madre e mio fratello all’ospedale di Pescia per le cure dato le botte prese”.

“Queste cose non devono accadere. Mio figlio stava trascorrendo qualche ora con gli amici…ecco cosa gli è accaduto. Pescia è una piazza tranquilla. Certe cose non ce ne meritiamo”.