Mondo X chiude i battenti. E’ la sconfitta delle istituzioni

Cala il sipario di Mondo X al convento di Colleviti. La comunità fondata da padre Eligio Gelmini, per il recupero di persone che tentano di liberarsi dall’alcool, dalla tossicodipendenza o altri disagi sociali, ha deciso di andarsene da Pescia.

Per tutti è la sconfitta delle istituzioni e degli amministratoriincapaci di andare oltre le leggi e inadatti a comprendere i risvolti sociali decisamente negativi che lo “sfratto” avrà sulla comunità pesciatina”. Sì, perchè di sfratto o quasi, si tratta.

Mondo X deve 128mila euro al Comune di Pescia in seguito al nuovo regolamento comunale in vigore in materia di Tari, Tarsu e Tares. Si tratta di arretrati di 6 anni. Una cifra troppo alta da pagare.

Sembra che la cifra sia il risultato di un complesso calcolo, sull’intera superficie compreso gli esterni, che attribuisce alla struttura la qualifica di casa di cura. In realtà, è l’osservazione, si tratta di una casa di accoglienza. “Qui nessuno degli ospiti paga e le entrate sono riconducibili esclusivamente ad offerte o donazioni di benefattori”.

La struttura opera in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Pescia, la Caritas diocesana, l’ospedali e le forze dell’ordine per la gestione in situazioni emergenza di giovani disagiati.

Va giù duro don Stefano Salucci parroco di S. Maria Assunta in Castellare sul cui territorio insiste il convento. “Si tratta di una legge iniqua nelle more della quale però, leggendo il regolamento comunale, il sindaco Giurlani avrebbe potuto impegnarsi per trovare una soluzione. Ma evidentemente ha avuto altro da fare”.

Mondo X ha fatto ricorso, nei prossimi mesi ne sapremo di più, intanto, cala il sipario su quella comunità che ha data speranza e accoglienza a tanti giovani nel rispetto del luogo e della comunità pesciatina.