“Quando saremo in difficoltà, mamma, penseremo a te”. L’addio a Silvia

In tantissimi ieri si sono radunati nella chiesa di S.Maria Assunta in Castellare e nella piazza antistante per dare l’ultimo saluto a Silvia, la cinquantenne pesciatina residente a Uzzano deceduta mercoledì al Trauma Center dell’ospedale di Careggi a Firenze a seguito della gravi ferite riportate nell’incidente stradale del giorno precedente.
“E’ difficile trovare le parole per giustificare una morte così dolorosa –ha detto don Stefano Salucci nell’omelia-. Sono consapevole che le vie del Signore non sono sempre pienamente comprensibili ma confido che il germe di vita eterna da Silvia ricevuto nel battesimo fiorisca ora nell’amore del Padre”. “Quando saremo in difficoltà, mamma, ripenseremo a te, ai tuoi insegnamenti ed al tuo bel sorriso. Così tutto si risolverà”. “Se ne è andata all’improvviso, lasciando a metà tanti progetti: un libro da leggere, un racconto da finire di scrivere, un copione da imparare. Cercheremo di renderla orgogliosa di noi”. Sono alcuni dei passi della commovente lettera che i figli di Silvia Tamarri, Chiara e Virgilio, hanno scritto in ricordo della cara madre e letta da Chiara al termine della funzione funebre. “Evviva Silvia –ha detto il marito Andrea-, ricordatevi del suo sorriso e della bella persona che è stata. Una persona da amare, avrei voluto farlo ancora per molto”.
Hanno dato l’ultimo saluto a Silvia i suoi colleghi di lavoro, gli amici della compagnia teatrale amatoriale Perversi Polimorfi che con Silvia stavano preparando lo spettacolo «Due partite» e i Run..dagi, gli «amici della corsa», vestiti tutti con la maglia ufficiale del gruppo. Tanti podisti, rappresentanti di gruppi che l’hanno «incrociata» in gara. E gli amici dei figli.