Infarto? Meglio oggi, no domani

Infarto? Meglio oggi, no domani, facciamo dopodomani e non se ne parla più. Sembra una battuta ma stando a quanto ha affermato Francesco Conforti candidato a Sindaco per il centrodestra è proprio così.

“L’emodinamica, che aveva bisogno di un angiografo, così come noi possiamo aver bisogno dell’aria per respirare, è stata chiusa per due anni e mezzo, da agosto 2015 fino a settembre 2017, ed è stata riaperta con un nuovo angiografo, dopo battaglie combattute anche personalmente”. Ora, stando a Conforti, l’emodinamica ha riaperto, ma solo due volte a settimana, il martedì e il giovedì, “come se alle patologie coronarie, che sono le più diffuse, si potesse dare un appuntamento”. “Infarto a giorni alterni”, ha detto. Con il termine di emodinamica usato in cardiologia, si indicano anche le metodiche di indagine invasive, quali la coronarografia e non invasive come l’ecocardiografia color doppler, che consentono uno studio morfologico e funzionale della circolazione cardiaca. Compreso l’impianto di pacemaker.

“Nessun servizio può funzionare senza personale adeguato. Questo vale, a maggior ragione, per il nuovo angiografo, tecnologicamente avanzato e molto costoso. Senza il personale necessario lo strumento rischia di funzionare solo “a scartamento ridotto”. E, per le malattie cardio-vascolari, il fattore tempo “è una variabile fondamentale, e non si può né si deve rischiare di perderne perchè, magari, in quel momento, lo strumento non è utilizzabile”.

Per Conforti occorrono investimenti importanti sul personale, per avere la piena disponibilità dell’angiografo 24h, “nel rispetto della equità e pari dignità fra i territori che la organizzazione sanitaria dovrebbe garantire”.