Ultimo giorno per l’ex Del Magro. Ma nessuno s’illuda…

L’ex fabbrica Del Magro sarà demolita. Da stasera alle 22 fino a domani mattina, via Mammianese rimarrà chiusa al traffico al fine di consentire i lavori di “somma urgenza” per la  messa in sicurezza del fabbricato.

Un pò tutti i pesciatini hanno aspettato questo momento per anni, da quando, almeno, nel 1989 la ditta Società per Azioni Fratelli Del Magro fallì. Prima di allora rappresentò il fiore all’occhiello dell’industria pesciatina. Quella struttura ha una storia che parte da lontano, dal 1561. In tempi più recenti, tra il 1915 e il 1919, vi fu istituita una caserma, la “Bolognini”, dove prestò servizio militare Antonio de Curtis, Totò. Nel 1921 l’immobile fu acquistato dai Del Magro, per la produzione di stoviglie in alluminio e scaldabagni.

I Sindaci ultimi eletti l’hanno spesso citata come simbolo della rinascita di Pescia. Secondo le intenzioni dei primi cittadini che si sono succeduti, è lo spazio ideale per ospitare nuovi parcheggi, aree a verde, appartamenti oppure, in tempi più recenti, strutture “green” per biblioteca, casa dei Rioni, casa del Bambino, locali per co-working e imprese start-up. E’ curioso dunque sapere che a dare la prima “spallata” alla Del Magro non sarà un Sindaco, un politico, bensì il commissario prefettizio. Ma tant’è.

Nessuno si illuda però. Da domani non si realizzerà ancora niente di quello che i politici hanno nel tempo promesso. L’intervento di stanotte è solo una “messa in sicurezza”, doveroso, ma di questo si tratta.

Un paio di anni fa fu calcolato che per bonificare l’intera area, dunque completare la demolizione, rimuovere ogni detrito e compiere opere di risanamento del terreno, fino anche a tre metri sottoterra, ci sarebbero voluti centinaia di migliaia di euro, fino anche ad un milione di euro, e almeno tre anni di lavoro. Poi c’è da pensare alla questione progettuale, comunque costosissima, e alla realizzazione del progetto, che potrebbe variare dai 2 ai 10 milioni di euro. Sempre che sia possibile individuare un investitore in tempi brevi e dotato di una capacità d’investimento assai fuori dal comune.

Certo, da domani, non ci saranno più rischi per i pedoni e le autovetture in transito, cambierà il panorama in meglio, ma prima di vedere spuntare un filo d’erba o sbandierare i colori dei Rioni, del tempo deve passarne ancora, e non poco.