Il Commissario Silvia Montagna dice “no” alla bufala dei rifiuti tossici a Sorana

“Le notizie di presunti rifiuti tossici al campo sportivo di Sorana sono inattendibili e destano un ingiustificato allarme ed apprensione in tutta la popolazione”, lo ha scritto il commissario prefettizio Silvia Montagna.

“Come ben spiegato in analoga smentita, già pubblicata da Arpat nei giorni scorsi, la situazione recentemente denunciata da un consigliere regionale, risulta ben conosciuta nella sua genesi, risalente alla metà degli anni settanta, e tenuta sotto controllo, nel tempo,  attraverso ripetuti accertamenti da parte dagli enti preposti”. Montagna conferma che l’area deve essere bonificata, così come peraltro previsto dal Piano Regionale delle Bonifiche a suo tempo adottato, che censisce l’area tra quelle a “medio termine”, quindi non pericolose, prevedendo un tempo medio di bonifica approssimativamente stimato,  in circa 15/20 anni.

Il Comune su propria iniziativa ha avviato, sin dal marzo 2016,  una attività tesa alla risoluzione della problematica,  attraverso la definitiva bonifica del sito. Sono state altresì disposte anche una serie di analisi e campionamenti sulle matrici ambientali, che hanno sostanzialmente confermato i risultati di quelle già eseguite negli anni precedenti, portando a stabilire con estrema certezza che: “si tratta di rifiuti non pericolosi, privi di una significativa capacità di cessione degli inquinanti all’acqua e al terreno”. Successivamente è stato poi confermatal’assenza di contaminazioni delle acque sotterranee”.

Al momento,  come concordato con gli enti preposti al controllo, il Comune ha avviato una prima fase di interventi  propedeutici alla progettazione della bonifica. Tali interventi riguardano nello specifico la ripulitura dell’area dalla vegetazione infestante e dai rifiuti  “ingombranti”,  di tipo assimilabile all’urbano, presenti in superficie.

Una volta in possesso di tutti i necessari elementi, sarà possibile redigere uno specifico progetto di bonifica con la relativa quantificazione dei costi. Al riguardo preme evidenziare che da tale progettazione potranno risultare costi rilevanti a cui l’ente, da solo, difficilmente potrà fare fronte, rendendo indispensabile l’accesso a fondi diversi,  specificatamente destinati.