Tre euro per il Palio? Perchè no…

E’ giusto far pagare un biglietto di tre euro per entrare in piazza Mazzini il giorno del Palio. Perchè no! A patto che… .

Molti pesciatini hanno avuto da ridire per il ticket d’ingresso, comunque già in vigore da tre anni. E si sono scatenati sui social network alla ricerca di un improbabile consenso. A quanto pare quell’”enormità” l’ha dissuasi dall’entrare in piazza e godersi uno spettacolo come il Palio. Qualcuno ha rivendicato l’evento per sé e per la sua città, come a dire <il Palio è un bene della città di Pescia e pertanto deve essere fruibile da tutti>. Bene, anzi benissimo, ma verrebbe da rispondere a questi signori <se davvero il Palio è un bene della città cosa state facendo per renderlo migliore, sicuro, rinnovato?>. Poco o niente. Nelle ultime settimane avete lucidato le chiarine, avete rammendato, lavato e stirato i vestiti? Se qualcuno ha cucinato, magari, o lavato i piatti dopo le cene propiziatorie alzi pure la mano… . Uhm, non se ne vedono.

E’ sempre però molto facile fare sterili polemiche.

Detto questo, il Palio deve migliorarsi. Ad esempio in piazza Mazzini si devono allestire giochi o intrattenimenti vari per i più piccoli che sono al seguito dei genitori, come gonfiabili o giochi medievali che sappiano intrattenerli. Devono anche essere installati due o più monitor sui quali deve proiettarsi quello che succede nell’arena di tiro. Deve essere ripreso dunque non solo l’arciere e la freccia scagliata ma, come fosse un film, anche le emozioni, i volti di chi partecipa all’evento. Deve poi essere installato un monitor con il punteggio da aggiornare dopo ogni volèe di tiro così da tenere aggiornati i presenti e farli sentire partecipi. Il presentatore, poi, bella voce sì, sa tenere a bada l’evento per tre ore, ma deve essere informato, o meglio potrebbe informarsi lui stesso, sulle regole del gioco, sui nomi degli arcieri. Ed altro ancora. Così il Palio sarà più bello ed entusiasmante di quanto non lo sia già.