I disturbi muscolo-scheletrici a carico della spalla sono comuni: interessano una persona su tre nell’arco della vita e con l’avanzare dell’età sono più frequenti. Parlando di spalla e problemi annessi, spesso viene fatto riferimento alla cuffia dei rotatori. Tanti pazienti esordiscono in prima visita dicendo “Dottoressa, mi han detto che ho un problema della cuffia!”.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza riguardo questa struttura e i possibili problemi che può presentare.
La cuffia dei rotatori prende il nome dal fatto che è formata da 4 muscoli e tendini che si uniscono e vanno ad avvolgere la testa dell’omero, proprio come una cuffia, un cappuccio. Questa struttura è fondamentale perché stabilizza la testa dell’omero, specialmente nei movimenti di rotazione.
Ci tengo a chiarire cosa è un muscolo e cosa un tendine, perché spesso i pazienti hanno difficoltà a definire queste strutture:
- Il muscolo è una struttura formata da fibre che si contraggono e si rilassano per generare forza e movimento;
- Il tendine è come una corda resistente che collega il muscolo all’osso: ha quindi l’azione di trasferire la forza e il movimento che il muscolo genera. Quindi è una struttura fondamentale per la corretta funzione e azione del muscolo!
Chiarito ciò, veniamo al dunque. I muscoli e tendini che compongono la Cuffia sono: il sovraspinato, il sottospinato, il piccolo rotondo e il sottoscapolare. Questi hanno un’azione prevalentemente di rotazione sull’articolazione della spalla, oltre che di stabilizzazione.
Il problema più ricorrente a carico di questa struttura è la tendinopatia: una condizione clinica caratterizzata da dolore, riduzione della forza e limitazione funzionale, correlati ad alterazioni nella microstruttura e composizione del tendine.
Tale situazione può avere origine per svariati motivi: traumi, invecchiamento, sovraccarico meccanico, posture e movimenti ripetuti.
È importante ricordare che la tendinopatia non è sempre associata a segni infiammatori, ma può essere correlata a una degenerazione del tessuto tendineo, ed è per questo che alcuni pazienti non stanno meglio con l’assunzione di farmaci anti-infiammatori!
Cosa è consigliato fare in caso di dolore alla spalla? Assolutamente da evitare la “medicina fai da te” e Dr.Google!
Sicuramente rivolgersi al proprio medico di base è sempre una valida scelta, anche se sempre più spesso i pazienti vengono direttamente in ambulatorio fisioterapico.
Sarà compito del clinico a cui vi siete rivolti stabilire se fare qualche indagine più approfondita e il tipo di approccio da adottare. La collaborazione fra il medico e il fisioterapista saranno un elemento chiave nella riuscita del percorso di cura. Ad oggi sappiamo che l’approccio più efficace, in prima istanza, prevede una fisioterapia basata su esercizi di carico tendineo progressivo, a cui può essere associato l’utilizzo di farmaci sotto consiglio medico.
Per evitare perdite di tempo e denaro, scegli sempre di rivolgerti a personale sanitario qualificato!
D.ssa Greta Mauri, Fisioterapista
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