Papa Francesco non c’è più. L’intervista di Carlo Pellegrini

Papa Francesco si è spento. Il 266º successore di Pietro ha terminato la sua eccezionale esperienza terrena domenica mattina alle ore 7,35 all’età di 88 anni.

Quasi tutto il mondo lo piange e ne ricorderà a lungo le parole, la testimonianza evangelica e, sopratutto, il suo impegno a favore della pace, del dialogo e dei poveri.
Molto si potrebbe scrivere su di lui e sul suo pontificato tra i più incisivi della storia della Chiesa.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato la dolorosa scomparsa di papa Francesco con queste parole: «Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi».

Il nostro giornale ricorda papa Francesco con un’apposita intervista gentilmente rilasciataci dall’onorevole Riccardo Bruzzani.

Quali sentimenti le suscita la scomparsa di Papa Francesco?
«Dolore e smarrimento, insieme alla speranza che si continui a dare voce ai popoli come ha fatto Papa Francesco».

Quali valutazioni esprime sul suo Pontificato?
«Un grande protagonista per il futuro dell’umanità. L’unico ad essere incisivo e chiaro. No alle guerre, no alla armi, dialogo per al disarmo, no alle diseguaglianze, la solidarietà e la dignità da dare agli ultimi, l’umanesimo nell’Intelligenza artificiale dove la persona umana deve essere centrale, la salvezza del Pianeta con la tutela dell’ambiente. Una guida ed un riferimento anche per il mondo dell’economia e del lavoro sempre con al centro la giustizia sociale e l’umanità».

Cosa risponde a coloro che hanno espresso commenti negativi sulla sua missione pastorale?
«I valori espressi da Papa Francesco resteranno scolpiti e saranno preziosi anche per coloro che non li hanno condivisi. Vedo che dopo la sua morte tutti, anche coloro che non l’hanno ascoltato, manifestano rispetto, commozione e gratitudine. Si può pensare male e ritenerli pensieri ipocriti. Bisogna rispondere in modo schietto e umile, con l’esempio nei valori morali, e nei rapporti sociali».

A suo parere come è cambiata la chiesa nel suo Pontificato?
«E’ stato il Papa del cambiamento nel nuovo millennio. Ha impresso il segno di una Chiesa che riconosce i suoi errori, accoglie, dialoga con tutti e afferma valori di giustizia».

Secondo lei, cosa dobbiamo imparare dal magistero di Papa Francesco?
«Far vivere il suo insegnamento».

Con quali parole desidera ricordarlo?
«Francesco ci mancherai tanto, ma siamo felici di averti ascoltato».