Certo, questo sì, avendo potuto scegliere avrebbe preferito trascorrere la vigilia ed il giorno di Natale a casa propria, come pure il suo ottantunesimo compleanno. Con i propri cari, magari davanti al caminetto, a fare di baldoria oppure vista l’età, a giocare a tombola.
Ma ad un pesciatino, ricoverato in ospedale, prima per un intervento di angioplastica poi per gli strascichi di una brutta polmonite, non è certo mancato l’affetto del personale medico e paramedico in servizio in quei giorni.
“Ho percepito un’umanità incredibile -ha detto a il Cittadino-. Ognuno di loro ha speso nei miei confronti, e di altri pazienti, parole di amorevolezza e benevolenza. Il giorno del mio compleanno mi hanno anche intonato tanti auguri a te…. . Vietato invece ogni tipo di brindisi…se non a calici vuoti…”.
“L’investimento sulle persone è il migliori che si possa fare per tenere in vita il nostro ospedale”, ha concluso.