Dal Comitato per i Cittadini della Valle del Pescia riceviamo e pubblichiamo
La periferia della città
Quante volte sentiamo parlare, nei servizi e nei reportage giornalistici, delle periferie delle città come luoghi di abbandono e di degrado, dove lo scollamento tra le istituzioni ed i cittadini si rende ben visibile.
Fatte le dovute proporzioni per le dimensioni esistenti tra città e città e le diverse condizioni tra le varie periferie, i Cittadini della Valle del Pescia si sentono come periferia degradata e abbandonata dalla propria città.
La principale causa è sicuramente da imputare agli atavici problemi idrogeologici aggravati da interventi urbanistici disordinati e senza una visione futura che vada oltre l’interesse immediato sia del privato che dell’amministrazione pubblica. A ciò si unisce la nascita di una zona industriale, fatta senza una decente programmazione che tenesse conto dei vari aspetti a partire dall’impatto ambientale alle numerose ricadute sui residenti che già vivevano in quell’area e nelle zone circostanti. La mancanza di servizi essenziali, siano essi studi medici, farmacie, uffici postali, negozi per la spesa quotidiana, uffici per il disbrigo di pratiche burocratiche, completa il disagio.
Gli abitanti della campagna debbono affrontare quanto sopra descritto muovendosi con propri mezzi, con tempi, costi e disagi, che magari altri cittadini non hanno: il tutto corredato da strade, spesso comunali, dissestate, abbandonate a se stesse, dove da anni nessuno mette mano.
Più volte il nostro comitato ha chiesto alle amministrazioni comunali un confronto permanente sui procedimenti e sulle decisioni da prendere con ricadute dirette e indirette sulle condizioni di vita della popolazione. Purtroppo, al di là di generiche promesse, quasi sempre troviamo i fatti già compiuti che precipitano sulle nostre teste, senza nemmeno essere stati informati. Sarebbe previsto dalle norme che a fronte di vantaggi economici per alcuni, siano essi privati, aziende o enti pubblici, dovrebbero essere profuse compensazioni per chi ne sopporta i disagi: alla nostra zona non sono mai state destinate compensazioni. Danni sì, molti, indennizzi no, nessuno!
La ciliegina sulla torta è stata l’introduzione del nuovo tributo sui passi carrabili: una compensazione all’incontrario per le nostre zone di campagna. Dalle informazioni in nostro possesso stiamo verificando incongruenze e iniquità nella determinazione di questa nuova tassa.
Non possiamo che esprimere tutta la nostra delusione sull’operato dell’Amministrazione Comunale negli ultimi decenni.