Aveva 29 anni la giovane nata nelle Marche e residente in provincia di Brescia, ma che di fatto viveva in Valdinievole, deceduta nel giugno dello scorso anno all’ospedale di Careggi a Firenze e dalla cui morte hanno preso il via le indagini della stazione dei Carabinieri di Pescia coordinate dalla Procura di Repubblica di Pistoia.
La ragazza si era rivolta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pescia nella tardissima serata del 18 giugno accusando una forte cefalea e vomito, probabilmente causati dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
A Pescia era stata sottoposta ad accertamenti medici e diagnostici per comprendere l’origine del preoccupante disagio. Vista la gravità del caso, la donna fu trasferita nel nosocomio fiorentino dove fu sottoposta a terapie farmacologiche ed ulteriori accertamenti. Il quadro clinico della donna si complicò purtroppo fino al decesso.
Da quel decesso prese il via l’attività investigativa dei militari della Stazione Carabinieri di Pescia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia. Immediatamente fu accertata la connessione tra la morte e l’assunzione di stupefacente ed individuare un gruppo composto da una ventina di magrebini soliti frequentare alcuni hotel in disuso a Montecatini Terme.
Nel corso delle indagini i militari hanno proceduto ad accertare circa 3.000 cessioni di cocaina a decine di consumatori della Valdinievole per un controvalore di oltre 120.000 euro.
La scorsa settimana sono scattate le manette per sette degli undici destinatari delle misure cautelari. A Pescia i fermati sono due, entrambi nei pressi di piazza Mazzini.







































