Ricorrono domenica 19 maggio tre anni dalla prematura scomparsa di Stefano Vezzani, dell’amico Stefano.
La sua fu una perdita dolorosissima, per tutta la comunità pesciatina, difficile da comprendere o farsene una ragione.
Stefano, avrebbe compiuto 50 anni appena una settimana più tardi, il 26 maggio. Ma il destino lo ha allontanato prematuramente dall’affetto dei suoi cari, della mamma Cinzia, della moglie Linda, e di tutti coloro che l’hanno conosciuto o hanno avuto la fortuna di incontrarlo, anche solo per qualche minuto.
E’ tutt’ora un esempio per chi è spesso disattento alle faccende della nostra città e per chi si abbatte troppo in fretta agli eventi della vita.
Oggi come tre anni fa, lo ricordano in tantissimi. Chi ha condiviso con lui gli spensierati anni dell’adolescenza prima e della gioventù poi. Gli anni della pallacanestro, a Pescia e Monsummano, e quelli del Rione, il Santa Maria, di cui Stefano è stato per lungo tempo presidente ed autentico factotum.
Nel giorno dell’esequie, nel prato della sede del Rione Santa Maria, un’intera città si fermò. In tantissimi vollero essere presenti per dare una testimonianza d’affetto a Cinzia e Linda.
C’erano gli amici della pallacanestro, Audace e Cestistica Pescia e Shoemaker Monsummano. I compagni del Santa Maria, vestiti con indumenti medievali, si strinsero compostamente attorno al feretro di Stefano e con la mamma e Linda hanno intonarono l’inno del Rione con voce commossa.