Dal Comitato Nuova sede Lorenzini riceviamo e pubblichiamo:
“Da oltre due mesi chiedevamo un incontro congiunto con Sindaco di Pescia e Presidente della provincia di Pistoia. Voci contrastanti sulla nuova sede e locali che dovevano essere consegnati a metà novembre per tamponare l’immediato ed ancora con lavori da iniziare, richiedevano una spiegazione. L’incontro è stato finalmente fissato e si è tenuto a metà gennaio in una sala del palazzo della Provincia. Presenti il Presidente della Provincia, Luca Marmo, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pescia, Morelli ed una nostra delegazione. Il Sindaco Giurlani, incontrato in portineria, ha disertato l’incontro: evidentemente non era considerato di pari dignità di una sagra o una festa, cui spesso presiede.
L’incontro, apparentemente cordiale, è stato tutto teso a rabbonirci dopo la nostra lettera in cui segnalavamo ritardi e silenzi, contraddizioni, ribaltamenti di soluzioni e tempi dilazionati. I due amministratori ci comunicavano del nuovo rinvio della consegna delle aule slittata ora nella tarda primavera, ma soprattutto si tornava a rimandare la comunicazione ufficiale dell’area individuata per l’edificazione della nuova sede. Con fare rassicurante, perentorio ed ammiccante nei confronti del Presidente della Provincia, l’assessore Morelli garantiva che la variante al piano operativo, quasi pronta, sarebbe stata posta all’ordine del giorno ed approvata nel consiglio Comunale di febbraio. Ci dava appuntamento per gli inizi di marzo per svelarci quale sarebbe stata l’area. SVELARCI, perché tutto era di nuovo avvolto nell’incertezza: ma se, come detto poco prima, la variante era quasi pronta, su cosa l’ufficio stava lavorando se ancora era incerta quale fosse il sito indicato dal Comune? Bocciata la nostra proposta dell’area Del Magro perché, ci fu allora detto, insufficiente alle esigenze dell’Istituto, la stessa Amministrazione aveva indicato come idonea e possibile l’area ex Santoni. Veniva, in quella sede, respinta una precedente, insistente e quasi ricattatoria soluzione del Sindaco, l’area sotto il mercato dei fiori perché destinata, sostenne allora l’assessore Morelli, ad area sportiva e perché anch’essa di piccole dimensioni. Ora, a poco più di un mese dal Consiglio decisivo di febbraio, proprio l’area subito a sud del mercato dei fiori tornava ad essere la soluzione salvifica. Una capriola. Per disorientarci? Per prendere ancora tempo? Per nascondere l’assenza di trattative reali con i proprietari dell’ex Santoni? Davvero disarmante!
L’incontro si concludeva con la richiesta da parte degli Amministratori di non intervenire sui giornali, di stare insomma silenziosi. Incontro in apparenza cordiale e di sintonia fra Comune e Provincia, ma solo in quella stanza: con allusioni e addebito di responsabilità il Sindaco faceva ricadere in ogni occasione ritardi e inadempienze sulla Provincia, mentre attribuiva a se stesso ogni atto positivo. Esternazioni o dichiarazioni con cui lo stesso Sindaco pochi giorni dopo pontificava le 175 nuove iscrizioni al Lorenzini, con le quali vantava a se stesso il merito della mancata e temuta emorragia di nuove iscrizioni. Quale vanto? Quale evitato pericolo? Non sa il Sindaco che gli iscritti al Lorenzini hanno oscillato per anni fra 200 e 220? Non sa il Sindaco che già il numero di 200 iscritti degli anni passati era già compresso dalla impossibilità dell’Istituto di accoglierne di più per carenza di spazi, di laboratori, con quelli esistenti talvolta sospesi per far posto ad aule di emergenza? Sa il Sindaco che da diversi anni ogni tentativo di ampliare l’offerta formativa del Lorenzini è stata impedito proprio dalla mancanza di aule, laboratori e spazi per attività sportive? Si è documentato il Sindaco dei motivi per cui diversi studenti di Pescia e di scuole medie del territorio si sono iscritti a licei della lucchesia o di altro Comune della Valdinievole o addirittura di Pistoia pur dichiarando di stimare il liceo pesciatino e sapendo che la loro scelta avrebbe comportato dispendio di energie e denaro per il quotidiano spostamento? Si informi e ci riferisca!
La fine di febbraio è arrivata, ma la variante al piano non è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Da attendibili informazioni non lo sarà nemmeno nel prossimo ed in ogni caso i tempi per l’approvazione definitiva in questa legislatura non ci sono. Tutto è rinviato alla prossima. Lo scopo dell’Amministrazione è stato raggiunto: lasciare tutto invariato, mantenere il Lorenzini nella precarietà, nella sua carenza di laboratori, spazi per accogliere nuovi indirizzi ed attività sportive, non dare una prospettiva al futuro dell’istituto e con esso alla città. Non importa nemmeno che rischiano di essere vanificati i 700.000 mila euro stanziati dalla Regione specificamente per l’acquisto del terreno per la nuova sede. Si perseguono strade obsolete, ma sempre ed uniche volute da questa amministrazione: rattoppare ancora una volta la vecchia sede con la grande soddisfazione dei quattro commerciante della zona. Un ritorno al passato.
L’incontro casuale con Sindaco e Assessore Morelli avvenuto il 3 marzo scorso da parte di una delegazione, che stava cercando negli uffici documenti sulla variante, ci ha confermato che probabilmente in nessun Consiglio Comunale di questa legislatura verrà portata in discussione la variante promessa, che il Sindaco continua ad avere in mente solo il ripristino della vecchia sede, che ancora una volta viene fatta una capriola perché è stato rinnegato di aver riproposto l’area al di sotto del mercato dei fiori ed alla risposta che poco ormai ci fidiamo delle loro dichiarazioni, l’Assessore Morelli ha sbottato con una frase volgare ed offensiva, propria di chi risponde a rilievi sul suo operato non con argomentazioni ma con turpiloqui. Eppure è lo stesso che circa un anno prima aveva affermato pubblicamente che nel piano operativo si erano dimenticati del Lorenzini e, guarda caso, faceva parte di ella stessa amministrazione, che aveva trasformato l’area Santoni da agricola in residenziale, rendendo più difficile e costoso ora destinarla alla costruzione della nuova sede”.