Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pistoia che ha coordinato le indagini, operatori della Squadra Mobile della Questura di Pistoia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre cittadini italiani residenti in Valdinievole, rispettivamente di 36, 34 e 33 anni: il primo, incensurato, presidente di un ente di volontariato attivo sul territorio della provincia di Pistoia, mentre gli altri due gravati da numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, armi e reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, che presso il citato ente erano tenuti a svolgere lavori di pubblica utilità in esecuzione di affidamento in prova quale misura alternativa alla detenzione, come stabilito dall’Ufficio di Sorveglianza.
I soggetti sono stati arrestati per le ipotesi di reato previste ex artt. 110 – 374 bis c.p. (“False dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria, in concorso”), nell’ambito di una più ampia indagine che vede anche sei denunciati a piede libero.
Sulla base degli elementi probatori raccolti dagli investigatori della Polizia di Stato all’esito di articolata attività investigativa, è emerso che il presidente dell’ente ONLUS in argomento aveva commesso una serie di condotte illecite formando atti falsi; in merito agli episodi più gravi il soggetto risulterebbe aver favorito gli altri due destinatari di misura cautelare, certificando falsamente la loro presenza e il loro svolgimento di giornate di lavoro all’interno della struttura, quando invece si appurava che la prescritta misura alternativa alla detenzione non veniva eseguita neanche in minima parte. Per mezzo di tali false certificazioni, presentate al competente Ufficio Esecuzione Penale Esterna, i due pregiudicati avevano dunque modo di andare esenti dalle sanzioni che il mancato adempimento avrebbe comportato.
Nel corso dell’operazione, a seguito di perquisizione domiciliare a carico del presidente dell’ente è stato rinvenuto e sequestrato vario materiale informatico e documentale inerente le ipotesi di reato per cui si procede; nella medesima circostanza gli operatori hanno altresì sequestrato hashish per gr. 1,7 e cocaina per gr. 1,1.
All’esito degli adempimenti di rito gli arrestati sono stati associati alla Casa circondariale “Dogaia” di Prato.