Due i centisti all’Istituto Agrario Anzilotti, entrambi con le idee molto chiare sul loro futuro dopo le meritate vacanze estive, che quest’anno saranno più lunghe del solito. Yuri Papini, della classe VA indirizzo “Gestione dell’ambiente e del territorio”, e Alessandro Bartolini della classe VG “Biotecnoloige sanitarie”, si iscriveranno infatti entrambi all’Università, quindi presumibilmente i corsi non cominceranno prima di novembre.
È Yuri il primo a dare la sua testimonianza sullo svolgimento dell’Esame di Stato; una prima prova non difficile, e una seconda prova nelle sue corde, “anche perché preparata da docenti che ci conoscono, sugli argomenti di indirizzo su cui siamo più preparati e che padroneggiamo meglio”. L’orale multidisciplinare è stata la parte più impegnativa, come sempre, mentre la tesina sull’alternanza scuola lavoro, in cui i ragazzi raccontano cosa hanno fatto e dove, conclude in scioltezza la fase orale dell’esame.
Yuri si iscriverà a Ingegneria Informatica; rifarebbe senz’altro l’Istituto agrario, dove si è trovato bene, ma in questi anni ha scoperto un interesse per la tecnologia informatica, e vuole approfondirlo e farne un mestiere, possibilmente.
Gli chiedo anche come siano stati gli anni del Covid e come sia cambiata la scuola, dopo: “È stato un periodo brutto, soprattutto il quarto anno, quando eravamo in lockdown. Ha compromesso rapporti sociali, qualità dello studio, perfino l’alternanza scuola – lavoro, che è durata solo una settimana e poi abbiamo dovuto concluderla in estate. Quest’anno, invece, molto meglio: la classe non è mai stata in didattica a distanza, solo casi singoli sono finiti in quarantena, a turno, ma il lavoro non si è interrotto o bloccato come nei due anni precedenti. C’era un’impressione di maggiore normalità, insomma”.
Alessandro Bartolini ha affrontato la prima prova d’esame svolgendo il tema sull’ambiente, mentre per la prova di indirizzo gli è capitato il tema sulla produzione del vino dal punto di vista microbiologico. Ma non è il settore che intende approfondire all’Università: si iscriverà quasi certamente a Biotecnologie, ramo biomedico, “perché all’Anzilotti ho capito di aver intrapreso la strada giusta per il mio futuro”. All’orale gli è toccato un tema difficile e attuale a partire dal quale impostare la discussione, ma se l’è cavata: lo “spillover”, il salto di specie. Le interazioni negative tra uomo e ambiente gli hanno fatto vincere durante l’anno anche il premio “Serietà e impegno” per l’annuale concorso indetto dal Rotary per le scuole.
“Il Covid ha compromesso la nostra preparazione pratica, laboratoriale, più che quella teorica”, conclude. “Ma paradossalmente ha avuto, quest’anno, quando un po’ di normalità è tornata, un effetto positivo: abbiamo spento i cellulari, di cui eravamo saturi, e ci siamo concentrati molto di più sull’ascolto e sul rapporto umano coi docenti”.
A giudicare dai risultati, ha funzionato!
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.