Dariia, Nika e Roda sono tre bambine fuggite da Kiev con le loro famiglie e ora ospiti della comunità di San Quirico grazie alla tenacia dei volontari locali dell’associazione Templari Cattolici d’Italia.
Tre famiglie, otto persone in tutto, fuggite dalle bombe di Kiev appena in tempo, una settimana fa, evitando così un destino che sarebbe potuto essere tragico, atroce. Dapprima ospiti in un albergo a Montecatini Terme, poi della parrocchia di San Quirico e del parroco Don Amerigo Eusebio che ha messo a disposizione alcuni locali della canonica.
Tra loro c’è anche un padre, un affermato avvocato penalista ucraino che non è potuto rimanere in Ucraina per una brutta malattia che sta tentando di sconfiggere. Tre giovani madri e la mamma di una di queste.
E poi ci sono loro, le piccole Dariia, Nika e Roda di 11, 11 e 4 anni. Le due più grandi, stamani mattina, per la prima volta in Italia, sono andate a scuola, a Valchiusa, “ospiti” della generosità della dirigente Antonella Gesuele. Le bambine sono state accolte come fossero vecchie compagne di scuola dai piccoli studenti pesciatini. Certo non sono mancate incredulità e curiosità ma, con le insegnanti faranno di tutto per accogliere le bambine e farle sentire a casa.
Da poche ore a Pescia, Nika ha anche festeggiato con i nuovi amici il compleanno e soffiato le undici candeline.
Un episodio curioso, ahinoi!, quando sopra i cieli di San Quirico è volato un aereo, probabilmente militare, ad altissima velocità, una delle giovani madri si è terrorizzata ed ha cominciato a piangere. Che la guerra abbia fine… Luca Silvestrini