Da Manuela Angeli, Fratelli d’Italia, riceviamo e pubblichiamo:
“Il tanto criticato Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato sul territorio toscano oltre 200 milioni di investimento nell’ambito sanitario“.
“Dal Pnrr arriveranno per i progetti toscani 104,2 milioni di euro per le case di comunità; 56,8 milioni per gli ospedali di comunità; e 12,5 milioni per le centrali operative territoriali, per un totale di 173,5 milioni. 70 case di comunità, 37 centrali operative territoriali e 23 ospedali di comunità sono gli interventi previsti in Toscana nell’ambito del Pnrr, per la definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria e territoriale. A questi vanno aggiunti gli interventi realizzati con i 20 milioni già deliberati di fondo regionale complementare, per un totale di 193,5 milioni. Le case di comunità saranno, quindi, 78 in totale e gli ospedali di comunità saranno 24”.
“Di tutto ciò che riguardava una nuova prospettiva alla sanità pubblica ne parlava, proprio nel settembre scorso, il consigliere Adriano Vanucci capogruppo di Pescia Cambia, col collega Paolo Petri, i quali depositarono una mozione in data 2 settembre 2021, accodatasi a quella presentata dal consigliere Tanganelli sulla situazione dei servizi sanitari e ospedalieri, discussa poi durante il consiglio comunale del 9 settembre 2021, dal titolo “Investimenti futuri PNRR”. In quella mozione, i consiglieri di maggioranza di Pescia
Cambia, lodando il lavoro fino ad allora svolto dal sindaco sospeso Oreste Giurlani, il quale ha sempre pubblicizzato in maniera positiva il proprio impegno preso con i cittadini già dalla scorsa campagna elettorale in materia di sanità, dichiararono che con quella mozione avrebbero formalizzato un impegno che l’amministrazione comunale di Pescia stava già portando avanti da tempo e che sarebbe stato necessario avere finanziamenti dal pnrr evitando che questi eventuali contributi si disperdessero”.
“Ebbene, dove si trovavano i consiglieri di Pescia Cambia quando era il momento di presiedere alle riunioni organizzate in Casa della Salute della Valdinievole vòlti a recepire i finanziamenti necessari per il consolidamento della funzione sanitaria per Pescia che attraverso il suo ospedale svolge oramai da decenni, provenienti dal tanto criticato Pnrr? Erano per caso intenti, assieme all’assessore anziano, nel comprendere come sarebbe andata avanti la vicenda ormai nota del commissariamento della giunta pesciatina? Per caso, si sono ‘dispersi in mille rivoli‘, per usare parole scritte da loro, perdendo di vista ciò che in Casa della Salute Valdinievole veniva deciso in merito ai vari progetti di strutture sanitarie e la loro allocazione in comuni diversi da quello di Pescia?”.
“Signori, il Comune di Pescia era troppo preso a gestire le manovre di palazzo per far valere il proprio peso con una propria rappresentanza all’interno della Casa della Salute della Valdinievole, che sottolineasse l’importanza che ha l’ospedale di Pescia e che, quindi, presentasse progetti per salvaguardare la sanità territoriale. Esistono gli atti depositati in regione ed al ministero, che dimostrano che per la Valdinievole, Massa e Cozzile, Montecatini e Monsummano non si sono fatti sfuggire l’opportunità. Per ciò che riguarda la provincia di Pistoia, i fondi del Pnrr sono stati così ripartiti: Case di Comunità: Montecatini Terme, Massa e Cozzile, Pistoia, Quarrata, San Marcello Piteglio. Ospedali di Comunità: Monsummano Terme, Pistoia. Centrali operative territoriali: Montecatini Terme (2), Pistoia (2).
Pescia, inesistente! Il Comune ha preferito preoccuparsi delle bagarre interne alle stanze, piuttosto che preoccuparsi di lavorare di concerto con la Casa della Salute, per una progettualità che ribadisse il ruolo primario che da sempre Pescia riveste per la sanità dell’intera Valdinievole!”.