Tribunale boccia il Comune sui parcheggi. La Corte raccomanda accantonamenti per risarcire Pepar

Il Tribunale di Pistoia, Giudice dottoressa Lucia Leoncini, ha reso nullo inaudita altera parte, ovvero senza necessità di contraddittorio, la determina dirigenziale 107 adottata dal Comune di Pescia lo scorso 27 gennaio. Quella, insomma, del “Dado è tratto“.

Quella determina, almeno secondo l’allora assessore Aldo Morelli, procedeva alla risoluzione della convenzione con PePar del project financing dei parcheggi, altresì presupponendo il rientro nella piena disponibilità di tutti i parcheggi dell’ospedale e la richiesta di danni economici subiti dal comune di Pescia in circa 5,7 milioni di euro.

Fumus boni iuris, ovvero “parvenza di buon diritto”.

Per il Giudice, i presupposti sollevati dal Comune di Pescia contro PePar spa sono a tutt’oggi oggetto di controversia nella causa in corso, quella avviata nel 2019, pertanto sub iudice. E potrebbero essi stessi determinare pregiudizi gravi ed irreparabili in danno del pubblico interesse.

A tal proposito, anzi Ad abundantiam, com’è scritto nell’ordinanza, qualora venga accolta la richiesta risarcitoria di PePar quantificata in sei milioni di euro, questa costituirebbe un ulteriore aggravante alla situazione finanziaria del Comune ed in relazione alla quale, la Corte dei Conti ha raccomandato l’accantonamento delle somme necessarie a coprire l’eventuale rischio, ad oggi però ancora tutto da stabilire.