Il 13 marzo a Medicina partirà un progetto di narrazione itinerante in collaborazione con i Paperi Azzurri. Il ciclo aprirà con i racconti del terrore ed attraverserà il tempo e differenti periodi letterari.
La partecipazione è gratuita ma è necessario prenotare scrivendo un messaggio su questa pagina oppure inviando una mail a proloco@medicinainvalleriana.it.
Chi sono i Paperi azzurri?
Sono due persone, un uomo e una donna, che per passione e per professione amano la lettura e la scrittura.
In un mondo in cui leggere e scrivere rischiano di diventare un residuo di tempi passati, vogliono tentare di dare un contributo ad una improbabile ma non impossibile inversione di tendenza: realizzabile da pochi, godibile da pochi, tutti quanti ancora legati a un strumento (la parola) che può funzionare sempre purché ci siano anima, muscoli e un po’ di luce.
Siamo spesso abituati più alla parola detta che a quella scritta, il progetto deve partire dalla parola detta e collegare questo pubblico alla parola scritta; vuole far capire che la parola scritta segna chi legge; vuole mostrare che ognuno può essere segnato a proprio modo; vuole far venire il desiderio di portare addosso quel segno.
Per questo l’idea degli organizzatori è quella di parlare dei libri, in modo da far venire il desiderio di prenderli in prestito, acquistarli, comunque di leggerli; di farli parlare, secondo il principio della scrittura teatrale (lettura dialogata e drammatizzata dei testi presi in esame); mostrare al pubblico che ci ascolta i segni che nel nostro immaginario quei libri hanno lasciato.
Una presentazione? Certo. Una presentazione, al centro della quale non sta però l’autore, il critico, l’editore o l’intellettuale in cerca di visibilità. Due persone, un uomo e una donna, vogliono far parlare i libri, spiegano come mai hanno scelto proprio quelli e cosa è rimasto in loro di quella esperienza.
Presto le due persone si trasformano in due personaggi che dialogano, leggono, recitano, illustrano, scherzano e ridimensionano… insomma fanno vedere che bell’effetto fa la lettura.