“Strade impraticabili”. “Chi ha programmato il taglio a settembre?”. Lettera-denuncia del Circolo Arci di Vellano

Il Circolo Arci di Vellano non ci sta. Così, il suo presidente Sandro Maltagliati ha preso carta e penna e scritto a Prefetto, Presidente della Provincia e Sindaco.

Nella missiva si denuncia “l’attuale stato di abbandono e di incuria nel quale versano le strade provinciali nelle vallate pesciatine, così come rimane incomprensibile l’atteggiamento della Provincia che, ormai alla vigilia di ferragosto, non ha provveduto almeno al taglio dell’erba, dei rovi e dei rami che ostruiscono gran parte della carreggiata stradale”.

“La vegetazione che costeggia le strade impedisce, di fatto, anche la visibilità della cartellonistica e dei mezzi che provengono in senso opposto, offrendo una situazione di costante pericolo dovuta anche al fatto che molti animali selvatici finiscono sull’asfalto senza rendersene conto”.

“Che dire poi delle buche innumerevoli negli interi tratti stradali, dei muri distrutti, dei paracarri abbattuti, dei fossetti per lo sgrondo delle acque piovani pieni di detriti, con la consequente trasformazione delle strade  stesse in torrenti in caso di pioggia  oppure degli alberi che costeggiano la strada che aspettano di essere potati da una ventina di anni, con rami talmente bassi che costringono i camion al transito nel centro della carreggiata”.

Tutto questo degrado, questa trascuratezza, finisce per incidere in maniera determinante anche sui flussi turistici con innegabili ricadute negative per tutti coloro che, agriturismi, ristoranti, negozi e altre attività, hanno deciso, eroicamente, di rimanere sul territorio.

Rimane difficile capire come mai si sia previsto un taglio dell’erba a settembre (?) e non sia stato effettuato invece a luglio: quale ne sia la motivazione ed il risparmio e quale la strategia che accompagna queste scelte  per tutti incomprensibili. Ed ancora: dove finiscono i soldi dei danni causati da incidenti stradali, pagati dalle assicurazioni: come mai non vengono riparati i muri e ripristinata la cartellonistica incidentati?

Come mai mentre a livello nazionale si incentiva l’uso della bicicletta, la provincia di Pistoia chiude interi tratti di strada all’utilizzo di questo mezzo ed invece di adempiere ai suoi doveri istituzionali mantenendo le strade a dei livelli accettabili,  preferisce limitare la libertà dei cittadini?

Ed infine, perchè tutti gli anni, in questo periodo,  ormai da molti anni, questo problema si ripresenta in tutta la sua gravità ed impatto sociale: non è davvero possibile prevedere in tempo utile i lavori indispensabili e programmarli visto che sono anche costanti e ripetitivi?  Cosa lo impedisce?

Interpretando il pensiero di tutti gli abitanti della montagna pesciatina, ci rivolgiamo con questa nostra lettera, oltre che al Presidente della Provincia, anche al Prefetto ed al Sindaco di Pescia affinchè verifichino le reali condizioni di pericolo della viabilità sulle strade provinciali predisponendo, con la massima urgenza, gli interventi necessari atti a scongiurare la possibilità di pericolosi incidenti e a rendere dignità e rispetto agli abitanti della zona“.