D. Salve dottor Bernacchi. Dopo oltre due mesi di lockdown il Parco di Pinocchio e lo Storico Giardino Garzoni, luoghi d’arte riconosciuti, hanno ripreso la propria attività dal 22 maggio.
R. “Dopo l’accurata sanificazione dei luoghi e l’introduzione dei protocolli di sicurezza in vigore, l’Intero Complesso Collodiano sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
L’apertura è un atto di coraggio e un messaggio di speranza che si affianca a importanti novità legate proprio alla ripartenza. Con un biglietto ridotto – o con speciali biglietti famiglia – i visitatori avranno accesso a parco e giardino e alle attrazioni presenti: il museo interattivo, i percorsi avventura, le giostrine e i laboratori, la serra tropicale ricca di specie animali curiose”, ha spiegato Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
D. Presidente, come ha passato questa quarantena e quali pensieri ha avuto, quanta la fiducia in un pronto riavvio delle attività o al contrario, se c’è stato qualche scoramento?
R. “Lavorando, cercando di far fronte alla notevole perdita economica e per salvaguardare i posti di lavoro. La chiusura è coincisa proprio con il periodo più importante per la Fondazione: quello dell’arrivo delle gite scolastiche e delle vacanze pasquali. Le perdite sono state altissime a fronte della mancanza di sostegni adeguati al settore della cultura e del turismo. Il blocco ci ha costretto a rinviare al 2021, fatto mai accaduto, il Compleanno di Pinocchio che avremmo festeggiato il prossimo 30 maggio qui a Collodi. Vanificate tutte le attività promozionali dello scorso anno, rivolte non solo all’Italia ma anche all’estero perché molti dei nostri visitatori vengono proprio da paesi europei ed extraeuropei. Tutto questo dopo un importante investimento per l’apertura del Museo Interattivo di Pinocchio, primo tassello del nuovo Paese dei Balocchi. Progetto, come quello del Parco Policentrico di Collodi Pinocchio, che non abbandoniamo ma che, di conseguenza, ha avuto una forte battuta di arresto”.
D. Cosa ha fatto la Fondazione Nazionale Carlo Collodi per i bambini in questi due mesi?
R. “La Fondazione Nazionale Carlo Collodi è stata tra i primi enti a proporre dei laboratori virtuali online. Nei mesi di lockdown un po’ tutti si sono attivati poi per fornire ai bambini e alle famiglie a casa del materiale di svago. Dal primo marzo abbiamo iniziato a lavorare al progetto, seguito dal nostro addetto stampa, ed abbiamo trovato amici che hanno aderito gratuitamente per portare avanti questa causa. Attori come Corrado Oddi, che in questi giorni abbiamo visto nelle vesti di Giovanni Falcone sulla Rai, autrici di fama internazionale di libri e illustrazioni per l’infanzia come Bimba Landmann. Artisti come Clara Mallegni, Francesco Siani, Ginfranco Anastasi. Anche appassionati di Pinocchio, come il piccolo Cosimo Tito Panconi che sta continuando ad interpretare a memoria i capitoli de Le Avventure di Pinocchio. Il libro, tra l’altro, è stato messo a disposizione per essere scaricato gratuitamente. Il progetto non sarà abbandonato e proveremo a farlo crescere con dei laboratori a distanza per le scuole. Proprio venerdì 29 ne faremo uno sperimentale con una scuola primaria di Verona. Un laboratorio di giornalismo con la nostra addetta stampa per creare un giornale di classe e un micro Tg dedicato che avranno come argomento Collodi”.
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