“L’ultima puntata è stata la notizia della partenza della Comunità Mondo X da Colleviti, che ha ricevuto una richiesta di pagamento dal Comune di decine di migliaia di euro. Prima c’era stata la vicenda delle cartelle Tari in Floricoltura: richieste per centinaia migliaia di euro, annullate dalla Commissione Tributaria in primo grado, in grado di mandare al collasso in un attimo imprese storiche del nostro territorio.
Altro che “Pescia cambia”, con Giurlani “Pescia chiude”.
Giurlani però ha fatto male i conti: noi non stiamo in silenzio ed i fatti ci danno ancora ragione.
A febbraio siamo stati l’unica realtà politica del nostro territorio a prendere una posizione chiara e forte contro l’avvio della variante su Collodi. Assieme a noi solo il consigliere regionale Marco Niccolai. Stop.
Siamo contenti che successivamente si siano aggiunti in tanti a Pescia a condividere la nostra posizione e che la Regione e le Province di Pistoia e Lucca abbiano costretto il Comune a ritirare la variante: le nostre preoccupazioni erano dunque più che fondate.
Sì è chiarito anche un altro punto: fuori da Pescia non c’è chi dà ragione a Giurlani a prescindere né ci sono “assi preferenziali”. La sconfessione della variante Giurlani da parte della Regione e delle Province dimostra che gli enti sostengono non certo Giurlani ma la cittadinanza di Pescia, che vive una situazione di emergenza non solo per il bilancio del Comune così disastroso ma per via di chi attualmente l’amministra, che si ricopre di fallimenti a ripetizione. Se il Comune presenta progetti realistici vengono accolti, se il Comune presenta ipotesi dannose, come nel caso di Collodi, vengono respinte. Per fortuna esiste ancora il buon senso e chi, come noi, non sta in silenzio”.