Il 20 settembre 2015 tornò alla Casa del Signore Giovanni De Vivo, 16° Vescovo della Diocesi di Pescia.
Era nato il 20 marzo 1940 a Siena dove trascorse gran parte della propria infanzia e gioventù.
Per accogliere i numerosissimi fedeli il rito funebre fu officiato in piazza Mazzini. Una folla commossa e silenziosa, almeno duemila persone, decisero di dare l’ultimo saluto a monsignor De Vivo. Un autentico trionfo di popolo, come lo fu, a detta di testimoni, per il funerale di un altro indimenticato vescovo di Pescia, Angelo Simonetti nel 1950.
De Vivo fece il suo ingresso in Diocesi il 6 marzo 1994 con il motto “In spe fundati”. Durante il suo episcopato promosse l’edificazione di due nuovi edifici di culto, la chiesa dei Santi Lucia e Allucio ad Uzzano e la chiesa di Cristo Redentore a Monsummano Terme, in località Le Case. Istituì la Mensa della Caritas di Montecatini Terme, la cui attività crebbe negli anni fino a raggiungere la fornitura di quasi 19.000 pasti.
Nel corso della sua carriera ecclesiastica ha conosciuto personalmente cinque 5 pontefici: da seminarista fu scelto come stenografo per documentare i lavori del Concilio Vaticano II sotto Giovanni XXIII. Sempre come studente incontrò a Roma nel 1963 Paolo VI. Da vescovo ha poi incontrato Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e, poco prima di morire, papa Francesco.
►►► Nel decimo anniversario della morte di monsignor Giovanni De Vivo, sabato 20 settembre alle ore 21 il vescovo Fausto Tardelli presiederà una celebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale e al termine si recherà presso la cappella dei vescovi per la benedizione della tomba. Luca Silvestrini