Nella notte tra il 9 e il 10 febbraio scorsi, per le intense piogge, si staccò dalla montagna un costone trascinando giù grossi massi, pietre e alberi. E’ successo in via di Speri, il proseguimento di via Nieri, nei pressi del Teatro Pacini, che sale fino in località Pianacci nel comune di Uzzano.
La carreggiata è da allora interamente occupata dai detriti caduti, materiale roccioso e fango, che impediscono il transito delle auto. Il Comune di Pescia ha disposto la chiusura di via Speri, il fronte franoso desta preoccupazione, potrebbe essere ancora in movimento. Al di là vi sono le abitazioni di almeno 3 famiglie, con figli e persone anziani, e una struttura ricettivo turistica. Da venti giorni ognuno di loro è costretto ad allungare inverosimilmente i tempi di percorrenza per giungere alle proprie case, da pochi minuti fino anche a 35 minuti, passando da Uzzano, transitando da via San Luca e dei Pianacci, che presentano anch’esse dei tratti di difficile percorribilità.
E’ così da allora, dicevamo, nonostante i ripetuti solleciti al Comune di Pescia, che ha pur preso a cuore la questione, ma che ancora non ha posto in essere alcun rimedio.
Episodi simili, in quel tratto di strada, erano accaduti già nel 2007 e nel 2019. Nel 2019 rimasero isolate 12 famiglie, tra loro anche diversi bambini e quattro persone cardiopatiche. Fu interessato l’assessore regionale alla Protezione Civile di allora, Federica Fratoni, e disposta la somma urgenza per l’esecuzione dei lavori necessari al ripristino di un’adeguata viabilità. E’ quello che i residenti auspicano anche questa volta, in attesa poi di una definitiva riqualificazione.
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