Facciamo un gioco. Provate ad abbinare le frasi che seguono ad ognuno dei personaggi raffigurarti in copertina.
►►► “La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere”.
►►► “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”
►►► “Non soffocare la tua ispirazione, non diventare lo schiavo del tuo modello”
►►► “I veri intenditori non bevono vino. Degustano serpenti”
►►► “I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”
►►► “Non soffocare la tua ispirazione, non diventare lo schiavo del tuo modello”
►►► “I veri intenditori non bevono vino. Degustano serpenti”
Chi ha detto cosa? Gino Strada, Salvador Dalì, Sandro Pertini o Vincent Willem Van Gogh?
Vabbè, questo è solo una piccola parte di 100 + 1 in anno solare, la mostra di Massimiliano Damiani che sarà inaugurata sabato 11 novembre alle 16 presso il Refettorio della Fondazione Conservatorio Femminile di San Michele.
Il lavoro, colossale, e per certi aspetti anche un po’ bizzarro, è concluso.
Massimiliano Damiani, 49enne pesciatino, ha finito di dipingere il 101esimo quadro appena qualche settimana fa, il suo autoritratto.
Ogni ritratto è corredato da una frase, attribuita appunto al personaggio raffigurato. Il primo ad essere tratteggiato è stato Enrico Berlinguer, “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”, ebbe a dire nel 1981. Oppure “Gli uomini passano, le idee restano”, pronunciata da un indimenticato Giovanni Falcone.
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