Quel che dispiace di più è che ad essere presa di mira, anche stavolta, è un’anziana signora, pesciatina, di 94 anni. Per il resto, quel brutto episodio, com’è realmente accaduto e lo racconteremo, ha suscitato anche tanta emozione e strappato qualche tenero sorriso.
Nei giorni scorsi l’anziana donna, ancora piena di energia, riceve una telefonata, da un uomo che si è identificato per un Carabiniere della stazione dei Pistoia. “Suo figlio ha fatto un incidente, sta bene, ma ha causato enormi danni. Se non vengono risarciti in brevissimo tempo, siamo costretti ad arrestarlo ed a sequestrargli l’autovettura”.
L’anziana donna, disorientata, ha chiesto di che importo potesse trattarsi. Il primo pensiero è andato al figlio, che non rimanesse senza la macchina, necessaria per il suo lavoro. “Trentanovemila euro”, le è stato risposto. “Ma non li ho -ha detto decisa-, in casa ho solo 400 euro. Posso sentire mia figlia…”, ha risposto la signora. “No, no, stia ferma. Sua figlia è qui con noi, sta già parlando con suo fratello, ci ha detto lei di chiamarla -ha bleffato il finto Carabiniere-. Un nostro incaricato è in zona, sarà da lei tra qualche minuto per ritirare il contante”.
Suonano alla porta, la signora va ad aprire, consegna i soldi al truffatore che rilancia. “Ha mica anche dell’oro”. “Si, ma questo vorrei conservarlo in eredità ai miei figli e nipoti, quando morirò”, risponde amorevolmente la donna consegnando però il prezioso cofanetto. La signora, nel consegnare l’astuccio, si è anche preoccupato di togliere la bigiotteria, “sembra oro ma non lo è”.
A smascherare la truffa è stata la figlia, giunta dalla madre appena qualche minuto più tardi. “Te che ci fai qui, come sta Andrea?”. Ma la beffa si era ormai consumata. Stando al racconto del figlio, la mamma l’ha presa con filosofia, rammaricata ha comunque trovato il modo di riderci su. “…e pensare che quando sentivo in televisione di queste truffe mi chiedevo sempre come fanno le mie coetanee a cadere nella trappola”.