Fondazione Conservatorio San Michele. A breve la riorganizzazione auspicata da Vitali

L’Ultima Cena di Fioravante Sansoni, la Maddalena in Gloria con angeli del ‘600, San Francesco nel roseto, la Madonna in trono tra San Michele Arcangelo e San Benedetto di Ippolito Brunetti.

Sono alcune tra le opere di inestimabile valore depositate nei locali della Fondazione del conservatorio San Michele di Pescia che, con l’imminente riorganizzazione, rimarranno a Pescia, senza alcun rischio di trasloco o, peggio ancora di essere vendute.

Si sta dunque realizzando l’auspicio del presidente della Fondazione Paolo Vitali, storico riconosciuto per l’indiscusso valore, docente di storia dell’arte al Coluccio Salutati di Montecatini, presidente della Biblioteca Capitolare di Pescia e, appunto, della Fondazione dal 2013.

Vitali, già nel marzo di quest’anno, aveva denunciato i rischi di un’imminente chiusura della Fondazione, le cui casse risultavano alleggerite per gli importanti lavori di ristrutturazione seguiti ad atti vandalici, alla caduta di una falda del tetto, al rifacimento del muro di cinta tra via Trieste e via San Michele e non ultimo, all’emergenza epidemiologica che per oltre due anni ha impedito l’organizzazione di attività che avrebbero potuto ridare linfa, e risorse economiche importanti, alla Fondazione.

Vitali aveva sollecitato l’intervento delle istituzioni e dei pesciatini affinchè un patrimonio di così inestimabile valore non venisse disperso. “Una revisione dei patti almeno con la provincia di Pistoia, per la parte del complesso in comodato gratuito al Liceo Lorenzini, e con il Comune di Pescia, per la parte adibita ad area verde, i giardini Nerja”.

Nei prossimi giorni il Comune di Pescia aprirà un tavolo, dapprima con la fondazione cosiddetta madre, ovvero la fondazione più alta in grado tra quelle create da Pietro Leopoldo di Lorena che trasformò i monastero in conservatori sul finire del 1700 CLICCA QUI, la fiorentina Le Mantellate. Poi con la Provincia e magari con associazioni del territorio e istituti di credito impegnate in attività socio-culturali.

L’idea è di inserire la visita della preziosa pinacoteca nella rete dei musei cittadini, il Museo Civico e la Gipsoteca Andreotti.

Nel consiglio direttivo della Fondazione ci sono, con Vitali, Rosy Gianneschi, vicepresidente e segretario in rappresentanza della Diocesi di Pescia, Francesca Rafanelli per la provincia di Pistoia, Marco Mencarini per il Comune di Pescia, Placido Sangiorgio, rappresentate del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Matteo Benigni.