Alcuni passanti hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri all’ospedale di Pescia in quanto un uomo in preda ad un raptus, stava sferrando pugni alle vetrate del nosocomio mandandole in frantumi. Giunti sul posto i Carabinieri, pare fossero ben otto, hanno immobilizzato il giovane, pregiudicato, ancora in forte stato di agitazione.
L’aggressore poco prima si era presentato alla tenda pre-triage del pronto soccorso in quanto accusava mal di schiena. Era stato sottoposto a misurazione della temperatura corporea, così come previsto dalle vigenti normative anticontagio. Una prima misurazione dava temperatura di 38° e pertanto veniva invitato dal personale sanitario ad attendere 10 minuti per sottoporsi ad una seconda misurazione.
Il rumeno, però, vedendosi passare avanti altri pazienti, aveva dato in escandescenza inveendo contro il personale sanitario, offendendo le infermiere e successivamente anche un guardia giurata che era intervenuta, al quale proferiva minacce al fine di non farsi controllare. L’uomo non indossava alcun dispositivo di protezione personale, come ad esempio la mascherina.
L’intervento dei Carabinieri permise di sottoporre l’uomo ad una seconda misurazione che dava temperatura normale. Poiché, con i pugni sferrati alla vetrata esterna, si era provocato dei tagli alle mani il giovane era stato prima medicato poi accompagnato in caserma e dichiarato in stato di arresto