“Ricordo bene l’approvazione di quello che 20 anni fa si chiamava Piano Regolatore Generale. La sala del Consiglio era strapiena nel settore riservato al pubblico”. Al contrario di quanto è accaduto qualche sera fa con l’approvazione del Piano Operativo. “La sala era deserta -ha detto il consigliere Oliviero Franceschi-. Pescia è ormai una città di delusi, sentimento di una popolazione dalle aspettative frustrate, di gente rassegnata all’inevitabile declino. Non c’è stata partecipazione, perchè, nonostante i proclami, lo strumento approvato manca di indicare davvero la fisionomia della città, nel presente e nel futuro”.
Per Franceschi, Pescia, “non è una città industriale, visto le cambiali elettorali pagate ai “no business park”. Non una città a vocazione agricola, perché una regolamentazione ambigua e cervellotica in materia di tributi, frena l’iniziativa di chi vorrebbe intraprendere. Non una città turistica, visto il caos che regna su Collodi in tema di viabilità e di valorizzazione di Pinocchio”.
“Restano i videini (video su Facebook) del Sindaco, i bomboloni e le mascherate, ed un prevedibile prossimo collasso del nostro già sofferente tessuto economico. Avanti tutta! Pescia cambia in peggio”.