Mercoledì 15 agosto è morto Nino Campagna, siciliano di nascita e cittadino adottivo di Pescia fin dal 1984, figura di rilievo nel panorama culturale nazionale e non solo.
Germanista, ha studiato lingue e letterature straniere all’Università di Messina laureandosi nel 1968 con una tesi su Franz Kafka (Lettere a Felice). Assegnatario di alcune borse di studio (Fridtjof Nansen Haus di Gottinghen e DAAD di Bonn) ha frequentato l’Università di Gottinghen dal 1969 al 1971.
Dal 1972 al 1978 ha insegnato lingua e letteratura tedesca alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Firenze ed ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali uno studio comparato su “Colapesce” e “Der Taucher” di Schiller, oltre a parecchi saggi sulle fiabe, alcuni dei quali scritti e pubblicati in lingua tedesca.
È stato autore di monografie su Kafka, Buchner, Brecht, Holderlin e Heine ed ha dedicato due volumi alla storia tedesca del XX secolo: “Gli anni trenta in Germania” e “Sulle orme di Willy Brandt”.
Come nel 1972 a Firenze, nel 1990 Nino Campagna è stato promotore della nascita a Pescia dell’Associazione Culturale Italo Tedesca (ACIT), di cui è stato presidente. Grazie ad una proficua ed appassionata collaborazione con le Istituzioni scolastiche, con le istituzioni locali e regionali, per oltre venti anni ha collocato Pescia e la Toscana in una posizione centrale negli scambi culturali tra l’Italia e la Repubblica Federale Tedesca.
Giulio Simonatti