Melosi ha detto “no, grazie”. Involontario assist a Giurlani

Tra le sorprese uscite fuori dalle urne lo scorso 10 giugno c’è anche quella che riguarda Giacomo Melosi e le due liste che hanno sostenuto la sua candidatura a Sindaco: Casapound e Fare per Pescia. Melosi ha raccolto 740 consensi, l’8,54% del totale dei voti espressi. Un’enormità, se si pensa soprattutto che, sempre a Pescia, Casapound, alle elezioni politiche della scorsa primavera, aveva raccolto appena 229 voti, il 2,25%.

Melosi, insieme a Mandara, è diventato in queste ore l’ago della bilancia al ballottaggio del prossimo 24 giugno. Ma lui si è affrettato a dire “no, grazie”. Non darà alcuna indicazione ai suoi elettori, “di certo non dirò di votare Giurlani, per la questione morale che consegue quella giudiziaria ancora in corso”. E “di certo non dirò di appoggiare Conforti che rappresenta la vecchia e fallimentare giunta Marchi”.

Melosi, forse inavvertitamente, o forse no, un assist a Giurlani, l’ha però lanciato. “Non mi riconosco in quel che dice Conforti quando afferma che Giurlani non è rappresentato in Provincia, Regione o nelle Fondazioni. La stessa cosa sarebbe potuta accadere a me, se fossi Sindaco, che al pari dell’ex primo cittadino non ho “amici o amici degli amici” in quelle sedi”. Per Melosi l’importante è avere idee e realizzare progetti. “I finanziamenti arriveranno”.