ANSIA DA PRESTAZIONE, cosa fare? | Francesca Bartolomei

Sono stati presentati i š«š¢š¬š®š„š­ššš­š¢ ššžš„š„ā€™š¢š§šššš š¢š§šž š¬š®š„š„šš š¬ššš„š®š­šž š©š¬š¢šœšØš„šØš š¢šœšš ššžš„š„šž šœš¢š­š­šššš¢š§šž šž ššžš¢ šœš¢š­š­šššš¢š§š¢ š­šØš¬šœššš§š¢ condotta da marzo a giugno 2024 (riferita al periodo marzo 2023-marzo 2024), svolta tramite questionario online rivolto ai professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio di psicometria del Dipartimento Neurofarba dell’UniversitĆ  degli studi di Firenze.

Dall’indagine ĆØ emerso che sono aumentate soprattutto tra gli adolescenti le richieste per dipendenze digitali legate all’uso di internet e videogiochi, ma emerge anche un aumento delle richieste di assistenza per ansia (l’87%) e problemi relazionali (l’83%).

Come psicoterapeuta, anch’io mi trovo alle prese con un aumento di richieste da parte di genitori o adolescenti per ansia scolastica e ansia da prestazione, ma per fortuna, cosƬ come emerso anche dal report, sono proprio i ragazzi stessi a chiedere sostegno psicologico, superando finalmente un tabù generazionale e sociale.

Molti ragazzi, per fortuna, crescono con l’idea che il benessere psicologico vada curato cosƬ come curiamo quello fisico, per poter affrontare le prime sfide della vita ed elaborare, se necessario, alcuni traumi che, se non affrontati, potrebbero far sviluppare altre difficoltĆ  in etĆ  adulta. Gli adolescenti sanno riflettere su sĆ© stessi e sui propri limiti e sanno chiedere aiuto, basta ascoltarli, ma ascoltarli davvero! E ascoltandoli emerge come sperimentino sempre più una preoccupazione intensa o una forte paura per attivitĆ  che implicano il conseguimento di risultati ad esempio a scuola il giorno del compito e dell’interrogazione, o prima di una gara sportiva, dove sentono una pressione a dover essere sempre vincenti, accompagnati da pensieri sulla paura di sbagliare e di fallire e quindi di non valere nulla, del tipo: ā€œSe non rispondo bene alle domande della prof , lei penserĆ  che non sono intelligente e tutta la classe mi prenderĆ  in giro, quindi stanotte devo studiare non posso concedermi di dormireā€, oppure ā€œSe gioco male la partita di basket allora l’allenatore non mi darĆ  più fiducia e i compagni mi escluderanno, non me la sento di andare alla gara preferisco rimanere a casaā€.

Si chiama Ansia da prestazione e capita cosƬ che alcuni ragazzi mettano in pratica due tipi di comportamenti; o diventano ossessionati dallo studio e ricercano la performance ā€œperfettaā€, oppure iniziano a non volerne più sapere di studiare e impegnarsi, mostrando un atteggiamento poco interessato alla scuola o allo sport, gettandosi, perchĆØ no, sui social e sui videogiochi per non pensare.

COSA FARE?

Osservare: tuo/a figlio/a resta sveglio/a tutta la notte per studiare? non riesce a dormire perchƩ preoccupato/a per il compito o una gara o una partita? si rifiuta di vedere i suoi amici per prepararsi alla ricerca della perfezione assoluta? Evita le attivitƠ sportive o non vuole andare a scuola? Si comporta come se non gli importasse del rendimento?

Chiedere: cosa pensano i figli delle loro prestazioni scolastiche o sportive? Come si sentirebbero se non raggiungessero il risultato sperato?

Parlare e capire: sentono la necessitĆ  di rivolgersi ad uno psicoterapeuta? L’eccessiva attenzione al risultato e alla performance piuttosto che all’occasione e all’opportunitĆ  ĆØ sempre dannosa. Utile ĆØ imparare strategie pre-performance per costruire sicurezza. Questo permetterĆ  ai ragazzi di costruirsi un concetto di sĆ© positivo e basato sull’idea che l’autostima non dipende dalla prestazione.

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Francesca Bartolomei
Psicoterapeuta e tutor DSA
Riceve a Collodi presso il centro AgĆ pe e a Traversagna.
francescabartolomeipsi@gmail.com
www.francescabartolomei.com