Sono stati presentati i š«š¢š¬š®š„šššš¢ ššš„š„āš¢š§ššš š¢š§š š¬š®š„š„š š¬šš„š®šš š©š¬š¢ššØš„šØš š¢šš ššš„š„š šš¢ššššš¢š§š š ššš¢ šš¢ššššš¢š§š¢ ššØš¬ššš§š¢ condotta da marzo a giugno 2024 (riferita al periodo marzo 2023-marzo 2024), svolta tramite questionario online rivolto ai professionisti iscritti allāOrdine degli Psicologi della Toscana, in collaborazione con il Laboratorio di psicometria del Dipartimento Neurofarba dellāUniversitĆ degli studi di Firenze.
Dallāindagine ĆØ emerso che sono aumentate soprattutto tra gli adolescenti le richieste per dipendenze digitali legate allāuso di internet e videogiochi, ma emerge anche un aumento delle richieste di assistenza per ansia (lā87%) e problemi relazionali (lā83%).
Come psicoterapeuta, anchāio mi trovo alle prese con un aumento di richieste da parte di genitori o adolescenti per ansia scolastica e ansia da prestazione, ma per fortuna, cosƬ come emerso anche dal report, sono proprio i ragazzi stessi a chiedere sostegno psicologico, superando finalmente un tabù generazionale e sociale.
Molti ragazzi, per fortuna, crescono con lāidea che il benessere psicologico vada curato cosƬ come curiamo quello fisico, per poter affrontare le prime sfide della vita ed elaborare, se necessario, alcuni traumi che, se non affrontati, potrebbero far sviluppare altre difficoltĆ in etĆ adulta. Gli adolescenti sanno riflettere su sĆ© stessi e sui propri limiti e sanno chiedere aiuto, basta ascoltarli, ma ascoltarli davvero! E ascoltandoli emerge come sperimentino sempre più una preoccupazione intensa o una forte paura per attivitĆ che implicano il conseguimento di risultati ad esempio a scuola il giorno del compito e dellāinterrogazione, o prima di una gara sportiva, dove sentono una pressione a dover essere sempre vincenti, accompagnati da pensieri sulla paura di sbagliare e di fallire e quindi di non valere nulla, del tipo: āSe non rispondo bene alle domande della prof , lei penserĆ che non sono intelligente e tutta la classe mi prenderĆ in giro, quindi stanotte devo studiare non posso concedermi di dormireā, oppure āSe gioco male la partita di basket allora lāallenatore non mi darĆ più fiducia e i compagni mi escluderanno, non me la sento di andare alla gara preferisco rimanere a casaā.
Si chiama Ansia da prestazione e capita cosƬ che alcuni ragazzi mettano in pratica due tipi di comportamenti; o diventano ossessionati dallo studio e ricercano la performance āperfettaā, oppure iniziano a non volerne più sapere di studiare e impegnarsi, mostrando un atteggiamento poco interessato alla scuola o allo sport, gettandosi, perchĆØ no, sui social e sui videogiochi per non pensare.
COSA FARE?
Osservare: tuo/a figlio/a resta sveglio/a tutta la notte per studiare? non riesce a dormire perché preoccupato/a per il compito o una gara o una partita? si rifiuta di vedere i suoi amici per prepararsi alla ricerca della perfezione assoluta? Evita le attività sportive o non vuole andare a scuola? Si comporta come se non gli importasse del rendimento?
Chiedere: cosa pensano i figli delle loro prestazioni scolastiche o sportive? Come si sentirebbero se non raggiungessero il risultato sperato?
Parlare e capire: sentono la necessitĆ di rivolgersi ad uno psicoterapeuta? Lāeccessiva attenzione al risultato e alla performance piuttosto che allāoccasione e allāopportunitĆ ĆØ sempre dannosa. Utile ĆØ imparare strategie pre-performance per costruire sicurezza. Questo permetterĆ ai ragazzi di costruirsi un concetto di sĆ© positivo e basato sullāidea che lāautostima non dipende dalla prestazione.
___
Francesca Bartolomei
Psicoterapeuta e tutor DSA
Riceve a Collodi presso il centro AgĆ pe e a Traversagna.
francescabartolomeipsi@gmail.com
www.francescabartolomei.com