Una signora di mezza età affetta da probabile pseudociesi, ovvero da gravidanza isterica, e la “pazienza” dei volontari del 118 che in piena notte la soccorrono due volte.
Sono i tristi capitoli di un film che si ripete. Anche nella notte tra lunedì e martedì.
La donna, sui cinquant’anni di età, si è recata autonomamente al pronto soccorso di Pescia lamentando forti dolori all’addome. I medici, con attenzione e garbatezza, l’hanno visitata, tranquillizzata ed escluso senza ombra di dubbio che potesse trattarsi di una gravidanza. “Nessuna gestazione in corso“, le è stato detto, dimettendola.
La donna è uscita dal nosocomio e dopo appena qualche minuto, intorno a mezzanotte, ha chiamato il 118. “Ho il bimbo che si muove in grembo, sentite, sentite…”, ha detto ai volontari che l’hanno soccorsa e accompagnata al pronto soccorso dove i sanitari hanno naturalmente confermato la diagnosi precedente assicurandosi che la donna fosse ripresa da alcuni parenti.
La pseudociesi, nota soprattutto come gravidanza isterica ma anche come falsa gravidanza, è una patologia di natura psicologica ed è innescata solitamente dal desiderio eccessivo di essere madre.
Un’altra chiamata al 118 è intorno alle tre. La donna, stavolta, è stata pazientemente soccorsa dai volontari nei pressi della Porta Fiorentina. Voleva a tutti i costi essere trasportata, nuovamente, al pronto soccorso, “a Pistoia però, sono sicura di essere incinta…”.
Pur non senza difficoltà –i volontari ricevono precise indicazioni dalla Centrale del 118 che si coordina con i pronto soccorso della provincia-, la donna è stata accompagnata a Pistoia dove, ormai quasi l’alba, è stata trattenuta per qualche ora di sonno in attesa di specifiche cure.