Beccati i due della truffa dello specchietto. “Studiavano” all’Ipercoop

Si aggiravano a bordo di un’autovettura con fare sospetto all’interno del parcheggio dell’Ipercoop a Massa e Cozzile, senza procedere alla sosta del veicolo nonostante numerosi spazi liberi.

Immediatamente sottoposti a controllo ed identificazione, i due individui, originari della Provincia di Palermo, risultavano annoverare numerosi precedenti di polizia attinenti la cosiddetta truffa dello specchietto e, per tale motivo, presumendo che la loro presenza in quel luogo potesse essere dovuta al tentativo di mettere in atto ulteriori truffe in danno degli avventori presenti, sono stati denunciati in stato di libertà.

Gli agenti del Commissariato di Montecatini Terme hanno rinvenuto e sequestrato alcuni oggetti atti ad offendere: cinque sassi, una chiave svita bulloni in ferro di probabile utilizzo per le truffe al fine di simulare la rottura di uno specchietto dei veicoli in sosta.

Il Questore di Pistoia ha disposto il Foglio di Via Obbligatorio e Divieto di ritorno dai Comuni di Montecatini Terme, Massa e Cozzile e Pieve a Nievole.

►►► Truffa dello specchietto: come funziona e come difendersi

Il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla vostra vettura in marcia, in modo da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno. È una scelta “furba” per i truffatori, perché lo specchietto è in assoluto la parte più sporgente dell’auto e quindi è l’estremità più scelta.

Da una vettura ferma, o comunque in marcia lenta, il malvivente lancia palline di plastica o gomma, o piccoli sassi, sulla fiancata del malcapitato prescelto, in modo da fare un rumore abbastanza percettibile. In seguito, l’auto dei ladri si avvicina e i malviventi chiedono al leso di venire a constatare il danno che secondo loro è stato da lui arrecato: di solito, appunto, lo specchietto rotto.

Dopo la constatazione, i malviventi chiedono al truffato un risarcimento in denaro immediato e in contanti, in modo da evitare la burocrazia e accelerare i tempi.