Condanna Giurlani-Inps. Non scatta la sospensione Severino

Oreste Giurlani è stato condannato a due anni per l’omesso versamento dei contributi previdenziali a dipendenti e collaboratori dell’Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani di cui l’attuale sindaco di Pescia è stato presidente tra il 2005 e il 2016.

La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di martedì dal giudice onorario Claudia Giordano. I difensori di Giurlani, Sabrina Bolognini e Gabriele Melani, si preparano a fare appello. Assolti, per non aver commesso il fatto, tutti gli altri imputati: il responsabile dell’agenzia flussi contributivi dell’Inps, Paolo Bigi, dell’anagrafica Sandro Bottai, dell’unità operativa verifica amministrativa Francesca Demasi.

Fra novanta giorni le motivazioni della sentenza.

Giurlani non avrebbe versato i contributi, per importi complessivi di quasi 200mila euro, dovuti a dipendenti e lavoratori a progetto dell’Unione comuni montani, che aveva sede a Firenze: 67mila euro per il 2013, 56mila per il 2014, 52mila per il 2015, 22mila per il 2016.

Per gli stessi reati, Giurlani era stato condannato anche dalla Corte dei Conti.

Non dovrebbe però scattare la sospensione prevista alla Legge Severino.