W la Scuola, laboratorio di speranza! La benedizione del Vescovo. “Valorizzate i doni che sono in voi”

Foto di Claudio Minghi

Di seguito il messaggio di Monsignor Roberto Filippini Vescovo di Pescia agli studenti.

“All’inizio del nuovo anno scolastico che si è appena aperto, desidero far giungere i miei più cordiali auguri a tutti gli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti, ai dirigenti e a tutto il personale non docente delle scuole presenti nel territorio della Diocesi di Pescia”.

Tante nuvole grigie si addensano nel cielo che sovrasta il mondo della scuola: lo spettro del Covid che ancora intimorisce, le molte aule sovraffollate, seppure ci siano 147mila alunni in meno rispetto all’anno passato a causa del decremento demografico, il flop dei concorsi e le troppe cattedre vuote, la sproporzione fra gli insegnanti di sostegno e gli alunni disabili che ne avrebbero bisogno e persino la mancanza di bidelli.

Malgrado tutto, il rientro in classe ha forato le nubi, come un raggio di sole. Il primo giorno è stato una festa di sorrisi. Sarà anche per l’allentamento delle misure sanitarie e il ritorno del compagno di banco tanto desiderato, la lezione non più in remoto, ma in presenza, il senso riacquistato di essere una comunità. Nonostante tutto… W la scuola, laboratorio di speranza! Sono convinto infatti che la Scuola sia rimasta una delle realtà più sane e ricche di futuro per il nostro paese, dove si manifestano le migliori qualità umane, dove si vive spesso con passione ed entusiasmo il delicato e grave compito di costruire la società del domani e non solo nella trasmissione- acquisizione di nozioni e competenze, ma anche nella costruzione di relazioni armoniche interpersonali, nella formazione al rispetto dell’altro e dell’ambiente.

A voi ragazzi e ragazze, dico, valorizzate i doni che sono in voi! Vi abbiamo visto impegnarvi a Senigallia in questi giorni, nuovi angeli del fango; moltissimi di voi hanno manifestato contro il bullismo e la violenza assurda delle gangs; avete pianto i vostri compagni uccisi nell’alternanza scuola-lavoro e avete chiesto che si rispetti il valore della vita e la sicurezza degli operai. Siete voi che in questi anni ci avete ricordato la necessità della cura di nostra madre terra e l’impegno per intervenire sui cambiamenti climatici. Non siete fatti in serie, siete pezzi unici: tirate fuori la vostra originalità, portate in classe la giusta curiosità per animare la ricerca del vero, il desiderio autentico di felicità, l’aspirazione alla bellezza che non tramonta e una buona quantità di amore che faccia della scuola un luogo dove si coltiva l’amicizia. Sono sicuro che i vostri insegnanti sapranno accompagnarvi con le dovute e necessarie competenze relazionali e professionali nel vostro percorso entusiasmante di crescita. Ai genitori chiedo di dialogare e di collaborare con gli operatori scolastici, con senso di responsabilità e appassionato interesse, per rendere migliore la comunità educativa dove si realizza gran parte della formazione dei loro figli.

Assicuro a tutti voi la mia vicinanza affettuosa e la mia preghiera e vi benedico.

Con tutto il cuore.

+Roberto