Il Ministero per l’Interno, per il tramite della Prefettura di Pistoia, ha comunicato che il ricorso è stato respinto in quanto non ricorrono le condizioni dell’istituto dell’annullamento straordinario.
Pertanto, i soldi della vendita del depuratore di Veneri, vincolati finora, verranno sbloccati.
Le somme derivanti dalla alienazione saranno utilizzate quindi per il riequilibrio di bilancio al quale il comune di Pescia è sottoposto.
Come è noto, con delibere dei consigli comunali di Pescia e Villa Basilica veniva dato mandato ai liquidatori del COAD di procedere con l’alienazione del complesso immobiliare del COAD. Con la successiva assemblea dei soci che hanno dato corso alla procedura di gara mediante approvazione dell’avviso d’asta in data 23.09.2021 e conseguente aggiudicazione in data 22.12.2202. Si definiva quindi l’alienazione dell’impianto di depurazione di Veneri al Consorzio del Torrente Pescia spa. Vista questa procedura, alcuni consiglieri comunali di Pescia e Villa Basilica hanno presentato al Ministero dell’Interno un ricorso ai sensi dell’art. 138 del TUEL. Tale ricorso ha fatto si che le parti interessate sottoscrivessero dinnanzi al Notaio un atto che sottopone al parere del Ministero degli Interni il parere per l’alienazione.