Lorenzini, scendono in piazza gli studenti. “Menzogne, rinvii ed attese inutili”

Gli studenti del Liceo Lorenzini sono pronti a mobilitarsi. Vogliono notizie certe riguardo alle sorti della sede di via Sismondi, in queste ore al centro delle cronache per la presunta chiusura, almeno parziale, per inagibilità.

ll prossimo 10 giugno sarà l’ultima giorno di vita del Lorenzini se non agiamo subito”, è il grido di allarme. “La nostra scuola è arrivata a un punto di non ritorno. La struttura della sede centrale non permette più alla comunità del Lorenzini di potervici lavorare. Il problema dell’edilizia scolastica è presente da tempo, è stato oggetto di battute e scherzi, ma oggi siamo arrivati alla resa dei conti: il Lorenzini non esisterà più per come lo conosciamo, a causa dell’inefficienza del sistema scolastico italiano e della precarietà delle sue strutture”.

La preoccupazione dei giovani studenti, pronti ad una mobilitazione il prossimo 1 giugno, è “se il Lorenzini non avesse più un luogo dove ospitare i suoi ragazzi, come può crescere una comunità sempre attiva ed unita”.
Poi il timore più grande e, il trasloco in strutture prefabbricate, c’è chi insinua all’interno dell’ex mercato dei fiori di via Amendola. “Voi vorreste fare lezioni in prefabbricati, privi di ogni strumento didattico, con temperature vicine allo zero durante la stagione invernale, senza un punto di ritrovo, senza più la vitalità del potersi incontrare con i propri amici, senza più una socialità scolastica? Noi non staremo a guardare, vogliamo agire ed evitare tutto questo. Vogliamo impedire che il Lorenzini si estingua”.
Foto di repertorio