5-4-3-2-1-GO! Una pesciatina alla NASA

Cecilia Marasini, una pesciatina alla NASA. Quale è la tua missione?

Ecco ogni volta che sono in “missione” al NASA Johnson Space Center (JSC) in Houston, è sempre così: una corsa.

Non è un caso utilizzare il termine “missione” per identificare un viaggio di lavoro per chi è nell’ ambiente dello spazio. Alla fine, questa parola racchiude il concetto primario delle nostre attività.

La mia “missione” è stata principalmente rivolta alla Stazione Spaziale Internazionale meglio conosciuta come ISS, ma allo stesso tempo ho potuto stabilire i primi contatti per ulteriori collaborazioni future.

Come introduzione devo informare il lettore che ho lavorato nella gestione delle operazioni della ISS come consulente dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Quest’ultima ha un ufficio con sede distaccata in NASA, per favorire la comunicazione e facilitare la collaborazione lavorativa tra le due agenzie spaziali, in questo caso americana e europea. Anche altre Agenzie Spaziali hanno i loro uffici distaccati in NASA.

Quali sono i tuoi compiti in NASA?

Molto del mio lavoro quando sono in NASA, è di coordinazione, report e gestione della collaborazione con i partner internazionali che partecipano ai programmi spaziali. Tornare al NASA JSC rappresenta sempre un periodo di maturazione professionale e un onore allo stesso tempo.

Le operazioni di lancio di veicoli NASA verso la ISS sono eseguite a terra dal NASA al Kennedy Space Center (KSC) in Florida fino all’ inserzione in orbita, dal JSC Houston durante il transito e l’aggancio (docking) alla ISS. ESA, con il personale al NASA JSC ha un ruolo importante nel centro di gestione manageriale della ISS (noto come IMC). Questo ruolo consiste nel reporting della missione ai managers del programma per la parte europea. Quindi per me è significato partecipare a riunioni con colleghi americani e rappresentanti delle altre agenzie spaziali (e.g. russi -ROSCOSMOS, canadesi – CSA, giapponesi – JAXA) per discutere anomalie e approvare priorità di operazioni. Tutto ciò è stimolante e gratificante dal punto di vista tecnico e professionale.

Le operazioni sulla ISS sono molto complesse e quando ci sono in ballo degli astronauti che devono andare in orbita la loro gestione diventa ancora più complicate, ma allo stesso tempo più motivante.

I continui cambi di priorità, ripianificazioni e decisioni sui giorni dei lanci fanno parte della quotidianità’ delle operazioni sulla ISS. Ecco questo viene deciso qui, in NASA JSC!

Un viaggio particolare in questo caso per il lancio di un’astronauta italiana, Samantha Cristoforetti.

Non è la prima volta che trascorro periodi in NASA JSC, ma questa occasione è stata unica perché ha corrisposto anche al lancio di Crew-4 di cui un’ astronauta ESA è italiana ne fa parte. Chiaramente ciò ha rappresentato in qualche modo un portabandiera nella mia “corsa” verso lo spazio.

Sono arrivata a fine Marzo, e tutto è andato avanti così, il tempo scandito fra riunioni e discussioni e letture tecniche, mentre ogni team coinvolto metteva a punto le procedure da seguire durante il lancio. Ed ecco, in una sequenza di revisioni ben definite e accuratamente svolte, dal 25 al 27 Aprile il tempo si comprime e ogni rappresentante al programma ISS dichiara il GO per Crew-4!

Quindi quando vedete una foto con me con le cuffie ad ascoltare il “voice loop” space to ground, non sono io che opero il veicolo, il sistema o l’esperimento, ma sono io che prendo conoscenza della sequenza delle attività e delle anomalie e trasferisco queste informazioni in elementi per discutere e decidere se le cose si sono svolte come dovevano e se si devono eseguire delle correzioni.

Si tratta come sempre di un lavoro di gruppo, mai di un singolo ed è importante sottolineare questo concetto. Nonostante l’ambiente lavorativo sia molto competitive, e spinge l’individuo a cercare sempre nuove soluzioni, è il gruppo che vince.

Inoltre, guardando al futuro, ho potuto conoscere i miei corrispondenti NASA nel nuovo programma spaziale che vede ESA come partner internazionale impegnato nello sviluppo e nelle operazioni della stazione orbitante intorno alla Luna…ma di questo vi racconterò un’altra volta!

Hai consigli da dare ai giovani?

Mi piace concludere dicendo che è gratificante costruirsi pian piano, un passo alla volta, andare avanti e non mollare. Un po’ come correre, gestire il tuo passo, le tue energie per raggiungere la meta. La capacità di affrontare nuovi ambienti, nuove problematiche tecniche e umane e imparare a gestirli dà coraggio.

Grazie Cecilia, in bocca al lupo e …. 5-4-3-2-1-GO!