Botta e risposta tra Pescia Cambia e Pd. Chi ha ragione?

Botta e risposta tra Pescia Cambia, il gruppo consiliare che sostiene la giunta Giurlani -finito il periodo di commissariamento-, e il Partito Democratico.

Pescia Cambia si domanda, “Che fine ha fatto lo studio sulla Variante di Collodi promesso da qualche alto esponente regionale?”, riferendosi naturalmente a Marco Niccolai.

“Stranamente, per la loro importanza decisiva per il nostro territorio e non solo, ci sono due grandi questioni che sono sparite dalla cronaca: la variante di Collodi e i progetti per lo sviluppo Collodi/Pinocchio. Eppure ci sono personaggi autorevoli che avevano scritto che entro il 31 dicembre 2020 ci sarebbe stato lo studio, studio non progetto, della variante di Collodi”. “Noi abbiamo sempre pensato che l’opportunità dei finanziamenti del Pnrr sarebbe stata l’ultima occasione per risolvere queste questioni, ma ci sembra che ormai anche questa occasione rischi di passare senza produrre alcun risultato”.
La risposta del Partito Democratico non si è fatta attendere. “Il punto informazioni di Collodi, di cui mi ero occupato qualche settimana fa sollevando la questione della chiusura, sarà dato in gestione dal Comune di Pescia alla Fondazione Collodi, come si apprende da una delibera del Commissario De Cristofaro datata 5 aprile 2022″.
“A nome del Partito Democratico di Pescia, al di là delle indiscrezioni che erano girate su questa situazione, dico che accogliamo con favore questa soluzione e desideriamo ringraziare la Fondazione Collodi per la disponibilità nel prendere in gestione per tre anni questo punto informazioni, andando a sopperire ad una grave mancanza del Comune di Pescia che per esigenze di bilancio, data dalla gravosa situazione dello stesso, era costretto a chiudere”. “Nella giornata di ieri -ha scritto il segretario Luca Tridente-, ho inviato una segnalazione ufficiale agli uffici competenti e, per conoscenza, al Commissario segnalando questa problematica e l’avvicinarsi di questo periodo fruttifero per il turismo a Collodi. Speriamo che, tra le tante “patate bollenti” che si trova ad affrontare il Commissario, si riesca a trovare le risorse per ottemperare al taglio dell’erba perché sarebbe veramente un brutto biglietto da visita per i numerosi turisti che arriveranno, trovare un borgo bellissimo e unico come quello di Collodi Castello con l’erba alta lungo le strade”.