L’olivo della discordia. La delusione dei produttori locali. Snobbati?

Per alcune riviste specializzate, Pescia è addirittura “la capitale mondiale dell’olivicoltura professionale”.

“Dal 1800 a Pescia vengono riprodotte per innesto e talea quasi 2 milioni di piante di olivo nelle varietà più pregiate al mondo”, è scritto.

Eppure…

…c’è un olivo che fa arrabbiare i produttori locali della nobilissima pianta. E come darli torto…

E’ quello in vaso, allestito all’ingresso dell’ospedale di Pescia in via Battisti da una importante azienda pistoiese. Sulla targa c’è scritto “GREEN PARTNER”, a significare evidentemente l’aggiudicazione di un bando proposto dall’azienda sanitaria o dal nosocomio pesciatino.

Non abbiamo avuto alcuna comunicazione al riguardo -è lo sfogo di alcuni produttori-. Sai quanti olivi avremmo potuto allestire se solo ci fosse stato chiesto?”.

Quello che più rammarica è che l’abbinamento di aziende produttrici del territorio con un’altra realtà altrettanto importante per l’economia, e la salute, del territorio, avrebbe potuto essere motivo di sinergia e, perché no, pubblicità.