Ventisei alunni in una classe di seconda elementare? I genitori non ci stanno

Mancano pochi giorni all’avvio dell’anno scolastico ma rimangono ancora molte incertezze; non solo su quelle che saranno le disposizioni anti-contagio, ma, a quanto pare, anche sulla formazione di alcune classi.
Presso la scuola primaria Simonetti, istituto comprensivo Rita Levi Montalcini di Pescia, sembra che verrà formata un’unica classe di seconda elementare con 26 bambini, con l’unione di due gruppi che nello scorso anno scolastico erano entrambi formati da 13 alunni. Attualmente, tuttavia, non c’è stata alcuna comunicazione formale da parte del Dirigente Nanini ai genitori.
VENTISEI ALUNNI? Tanti! Anche se il numero è a norma di legge, secondo i genitori, considerando il perdurare della situazione pandemica vi è il rischio di pregiudicare il sereno svolgimento della didattica. “Siamo certi che il Dirigente abbia scelto un’aula abbastanza capiente. Tuttavia è lo stesso Ministero a scoraggiare, attraverso il Piano Scuola 2021/2022, situazioni di sovraffollamento e classi pollaio, che vanno a sicuro danno della qualità della didattica, e favoriscono l’emergere di quello che in gergo pedagogico si chiama povertà educativa; e siamo certi che sia nell’interesse di qualunque Dirigente evitarlo.
Il timore è inoltre che per sfruttare ogni centimetro possibile si debbano sacrificare arredi e spazi necessari invece all’apprendimento ed alla socialità”.
Se poi, come spesso accade, dovessero emergere problematiche specifiche tali da richiedere interventi da parte di ulteriori docenti il sovraffollamento in aula a quel punto sarebbe anche maggiore, così come il rischio di non poter seguire adeguatamente un numero così alto di bambini.
I genitori, che per primi si sono rivolti a Il Cittadino, chiedono un incontro con la dirigente scolastica Nanini “franco e costruttivo” prima dell’avvio delle lezioni, ma il tempo stringe.
“Suggeriamo alla dirigente di impiegare il cosiddetto organico Covid (che risulta sia stato chiesto), ovvero personale docente in più messo a disposizione per far fronte alle mutate esigenze scolastiche dettate dalla pandemia, almeno fino al 31 dicembre 2021″. “Dopo quella data? Si vedrà -dicono i genitori-, è probabile che, a emergenza finita, il Ministero, in accordo con le sigle sindacali, decida comunque di prorogare i contratti di tali docenti al fine di garantire didattica di qualità e…posti di lavoro”.
“Ci auguriamo tutti che la situazione sociosanitaria migliori nel 2022, ma attualmente la preoccupazione che 26 bambini in un’aula siano troppi è forte. La convinzione è che la dirigente saprà cogliere le opportunità migliori per i giovani studenti per il benessere, anche in virtù dei due anni difficili che hanno vissuto, per iniziare l’anno in serenità e con un rapporto di massima collaborazione con le famiglie”.
I genitori hanno inoltrato una comunicazione ufficiale all’Ufficio scolastico regionale e a quello provinciale, si sono rivolti all’amministrazione comunale di Pescia e sono in attesa di un incontro con la Dirigente.