Svelato il trittico robbiano. Come Donatello e Verrocchio

Il preziosissimo trittico di Andrea e Luca della Robbia (1460 ca) è stato finalmente svelato e collocato in Cattedrale.

L’opera d’arte è visitabile in ogni momento.

Si è trattato di un omaggio, in prossimità del Natale, ai pesciatini e di un giusto riconoscimento all’associazione Quelli con Pescia nel cuore e di altri che hanno contribuito alla realizzazione del progetto di restauro.

Il trittico raffigura, al centro, la Madonna con Bambino e angeli e, ai lati, i santi Biagio e Jacopo. Misura m. 1,75 x 1,25. E’ considerato la più antica pala d’altare uscita dalla bottega dei della Robbia, in via Guelfa a Firenze.

Secondo Paola Rosa, che insieme Emanuela Peiretti e Alberto Casciani, ha eseguito il delicatissimo restauro, si tratterebbe di un prototipo, ovvero di un modello, “il primo esemplare di uno stile che si è poi affinato negli anni avvenire”. “C’è da immaginare che Luca e Andrea, zio e nipote, abbiano l’uno disegnato e progettato, l’altro modellato l’opera”.

Luca della Robbia, sculture e ceramista fiorentino del XV secolo, è spesso accostato ad altri grandi artisti come Donatello e Verrocchio per la bellezza e l’espressività delle sue opere, come le raffinate Madonne o i ritratti sotto forma di busti.