Agraria, pezzo di storia del territorio che rischia di sparire

Giurlani “Non possiamo permettere che un importante pezzo di storia del nostro territorio venga affossato per un freddo calcolo numerico”
 
Dopo la battaglia per evitare l’accorpamento delle classi terze del liceo Lorenzini, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani annuncia una nuova “guerra” alla burocrazia e alla gestione scolastica per il glorioso istituto Agrario di Pescia.
In queste ore, infatti, il dirigente scolastico Francesco Panico, in carica come preside della scuola da meno di un anno, ha ricevuto una telefonata che annunciava la conclusione dell’autonomia dell’istituto.
Una vera e propria doccia gelata sui piani di sviluppo condivisi anche con il comune di Pescia che, con il sindaco Oreste Giurlani, ha voluto di persona conoscere i dettagli della situazione che rischia di compromettere per sempre la secolare storia di questa scuola che ha contribuito non poco al primato nazionale che la città di Pescia vanta in campo florovivaistico e per la produzione e coltivazione di olivi pregiati, con una cantina e un oleificio all’avanguardia anche a livello di sperimentazione e di ricerca.
Giurlani ha incontrato Panico, che ha spiegato che il problema è nella soglia di 600 studenti, la quale dà diritto all’autonomia, con un dirigente con funzioni di preside e un direttore dei servizi generali amministrativi. All’Agrario di Pescia, analizzando le iscrizioni che si sono chiuse il 31 gennaio, al raggiungimento di questa soglia mancano circa 50 studenti.
“Faremo sentire la nostra voce e chiederemo che venga attribuita una deroga all’applicazione burocratica di una norma che non tiene conto di tanti fattori, soprattutto della situazione di grande emergenza sanitaria che ha aggiunto molti problemi a quelli già esistenti, e delle caratteristiche particolari di un istituto che, come nel caso dell’Agrario, rappresentano un punto di riferimento per un settore decisivo del sistema economico locale e un pezzo di storia di grandissimo livello”.

“Basta visitare all’interno la struttura per respirare cultura, impegno civile e sociale, la volontà di creare uomini con cognizioni adeguate alla dura attività agricola e non solo”, ha detto Giurlani.