Di lui tutti ricordano il carisma e l’intelligenza, la naturale indole da leader e la capacità di muoversi in modo disinvolto in ogni ambiente. Affabile quanto basta, sarcastico e in grado di leggere gli altri, Claudio Bartolini era una persona che non accettava un no come risposta e che sapeva coniugare un grande pragmatismo all’ambizione di chi vuol costruire dei grandi progetti.
A un anno dalla sua scomparsa, la Società della Salute della Valdinievole ricorda il suo Direttore Claudio Bartolini.
“Claudio – commenta il Presidente SdS Riccardo Franchi – è stato un amico e una guida. Grazie alla sua professionalità e alle sue grandi capacità la Società della Salute della Valdinievole è oggi quella che in Toscana gestisce in modo autonomo il maggior numero di servizi”.
“La scomparsa di Claudio – continua il Direttore Patrizia Baldi – è stata un duro colpo per tutti noi. Per anni abbiamo lavorato accanto e non è stato facile abituarsi alla sua assenza. Nel ricoprire quello che prima era il suo incarico più volte mi sono chiesta cosa avrebbe voluto lui e questo mi ha dato la forza e il coraggio di andare avanti. Certamente avrebbe voluto che la Società della Salute continuasse a portare avanti i propri servizi e i propri progetti in favore delle fasce deboli, coltivando l’ambiziosa idea di garantire a chiunque il diritto di essere curato in casa propria. È tenendo fede a questo principio, fortemente condiviso, che in questo anno ho lavorato”.
Claudo Bartolini è stato Direttore della Società della Salute dal 2006 al 2018. Aveva due lauree: una in psicologia e l’altra in pedagogia, oltre a un numero altissimo di corsi di perfezionamento. Ha iniziato la sua carriera come psicologo al SerT, in cui ha trascorso vari anni, arrivando ad assumere il ruolo di responsabile della Valdinievole e quello di responsabile dell’Unità Operativa di Psicologia e del Consultorio Giovani dell’Usl 3 di Pistoia, Zona Valdinievole. Poi l’incarico di vertice alla SdS e quello di Responsabile della Zona Distretto. Durante i suoi anni come Direttore della SdS ha portato l’ente ad assumere progressivamente maggiori responsabilità e autonomia. Credeva fortemente nei principi fondanti della Società della Salute: solidarietà, adeguatezza e parità di accesso ai servizi. Voleva un servizio pubblico accessibile ed efficiente e, pur riconoscendone l’importanza e il valore, non mancava di criticarne i difetti legati alla burocrazia. Forte sostenitore del mondo del volontariato e del Terzo Settore, con cui aveva costruito solidi rapporti, godeva della stima dei colleghi e degli amministratori locali e regionali con cui ogni giorno si confrontava.
È scomparso il 25 novembre 2018 a causa di un malore improvviso. Aveva 68 anni. Ha lasciato i familiari fra cui due figlie e un nipotino a cui era molto legato.