Scoppia la polemica dei residenti di alcune vie del centro cittadino. Sotto accusa c’è l’amministrazione comunale che li obbliga ad acquistare abbonamenti annuali per la sosta delle proprie vetture a prezzi assai più costosi rispetto a quelli riservati ai residenti di altre zone.
Da una parte, dunque, ci sono le famiglie automunite di via Buonvicini, via Ricasoli, via Amendola, piazza XX Settembre ed altre strade nei dintorni dei giardini pubblici Matteotti costrette a pagare 240 euro l’anno. Dall’altra c’è l’amministrazione comunale, “il sindaco in particolare modo, colpevole di autorizzare la sottoscrizione di abbonamenti ai residenti nelle vie prossime a piazza Mazzini a pochi euro”.
Va detto poi, che la sottoscrizione dell’abbonamento, di per sè, non garantisce ai titolare la sosta in uno stallo ben preciso, magari vicino alla propria abitazione. Vi è pertanto il rischio di dover parcheggiare assai lontano con evidenti disagi per donne con bambini o anziani soprattutto nelle ore notturne e nelle stagioni più fredde.
Quei pesciatini si sentono <cittadini di serie B, spremuti e privati dei propri diritti>. Tra le idee sul tavolo c’è quella di consentire la sosta di via Padre Balducci, tra i giardini Nerja e la Fondazione Conservatorio San Michele. Quella via, oggi impedita al traffico della auto per garantire la sicurezza dei bambini, è in realtà trafficata per metà per consentire l’accesso delle auto ad un parcheggio interno, ed è sempre un via vai di motorini che la percorrono anche ad alta velocità. Lì potrebbero sostare almeno 20 autovetture.