Il Partito Democratico pesciatino ha poco più di 24 ore per decidere. Entro domani sera dovrà individuare il candidato a Sindaco per le elezioni del prossimo 10 giugno. L’aut-aut è arrivato dalla segreteria regionale che, in caso contrario, potrebbe anche decidere per il commissariamento del partito a Pescia.
I nomi in ballo, salvo sorprese dell’ultima ora, sono tre: Paolo Baldini, la cui candidatura è stata proposta nelle settimane scorse dal coordinatore della lista Pescia è di Tutti! Salvatore Leggio. Baldini, 59 anni, dipendente Ausl Toscana centro, è stato per 9 anni consigliere comunale a Pescia, prima per il PCI poi per il PDS. E’ presidente della banda comunale Gialdino Gialdini.
Tra i “papabili” c’è anche Nicola Romagnani, 40 anni, ingegnere in un’azienda cartaria lucchese, che nei mesi scorsi aveva invitato la segreteria del partito ad esprimersi a favore delle primarie. La richiesta fu respinta per il timore che le primarie, da più parti ritenuto un utile esercizio di democrazia interna, potessero invece dividere il partito.
Poi c’è, e viene da dire naturalmente, Elisa Romoli, classe 1969. “Naturalmente”, per due motivi. Il primo perchè Romoli è segretario del Partito Democratico a Pescia dal 15 ottobre scorso, quando fu eletta in modo unitario e con la più allargata coesione dalle diverse anime del partito. Poi perchè, siccome ex assessore nella giunta Giurlani, ha i titoli per rivendicare a sè e al Pd i risultati della passata amministrazione.