Come neo genitore, ti sei mai chiesto come funziona il sonno di un neonato? Se di notte e di giorno hai a che fare con continui risvegli, movimenti irrequieti o lamenti improvvisi del tuo bambino o della tua bambina sappi che è normale che i neonati abbiano un sonno frammentato nei primi mesi di vita. E’ fisiologico ed è dovuto all’ immaturità del loro sistema nervoso e alla più alta percentuale di sonno REM (Rapid Eye Movement). Negli adulti, durante il sonno REM, la corteccia cerebrale inibisce qualsiasi tipo di movimento corporeo per impedirci di ripetere le azioni che stiamo sognando. Nei neonati la fase REM è un po’ diversa e molto più ampia di quella degli adulti perchè per loro è cruciale nel consolidamento della memoria e nello sviluppo cognitivo; quindi sappi che è comune vedere i bambini sorridere, stiracchiarsi, piangere e muoversi a scatti durante questa fase di sonno. In più i cicli di sonno non durano 90 / 110 minuti come quelli degli adulti ma solo 60 minuti, di conseguenza, è normale che abbiano sonni brevi e risvegli notturni frequenti soprattutto perchè questi sono dovuti all’incapacità di riallacciarsi al successivo ciclo di sonno, cosa che per noi adulti è diventata normalità a meno che non si soffra di un disturbo del sonno. Spesso è proprio il passaggio dalle fasi di sonno superficiale a quelle più profonde che può provocare risvegli temporanei.
Ci sono alcuni segnali che si manifestano durante il sonno o nella fase di addormentamento che però non dovrebbero essere ignorati perché potrebbero indicare disagi sottostanti. Eccone 5 :
- se notiamo una tendenza ad inarcare in modo importante la schiena o il collo all’ Ciò potrebbe essere sintomo di reflusso gastroesofageo o torcicollo. In tal caso, se il neonato assume questa posizione anomala durante il sonno è utile consultare il pediatra e un osteopata pediatrico.
- se si agita molto dopo le 4 del mattino ciò può essere dovuto all’abbassamento della temperatura corporea causata dal calo del livello di melatonina e aumento del cortisolo che avviene fisiologicamente proprio nelle ore che precedono il risveglio mattutino. In queste ore c’è anche una maggior sensibilità ai rumori e agli stimoli luminosi che possono quindi causare il risveglio. E’ utile garantire buio, assenza di stimoli luminosi colorati e una temperatura sui 18/20 gradi in camera.
- se ha una respirazione irregolare durante il sonno, se si notano pause lunghe, sibili o rumori strani potrebbe trattarsi di congestione nasale o apnea ostruttiva. Può essere utile usare un umidificatore e sicuramente consultare il pediatra.
…nei bambini più grandi, dopo i 2 anni:
- se si assiste a pianto e urla improvvise quando il bambino ancora sta dormendo, si tratta di PAVOR NOCTURNUS e avviene durante il sonno NON-REM, in associazione ad agitazione motoria, ma senza che il bambino se ne ricordi o se ne accorga. Sembra sia legato all’attivazione del sistema limbico, responsabile delle emozioni, durante la transizione tra le fasi del sonno. Cosa fare? NON svegliare il bambino o la bambina, fare in modo che non si faccia male o sbatta da qualche parte. Di solito tende a risolversi spontaneamente con la crescita ma è bene consultare il pediatra soprattutto se si manifesta prima dei due anni.
- gli INCUBI notturni si riconoscono perchè oltre al forte pianto improvviso i bambini sono vigili e ricordano il contenuto del sogno. Se affrontati con calma, cura e rassicurazione spariscono, ma se causano disagi come rifiuto ad andare a letto è bene richiedere una consulenza psicologica per approfondire il disagio.
►►► Dr.ssa Francesca Bartolomei
psicologa, psicoterapeuta e consulente del sonno infantile A.I.C.S.I.
█ █ █ Riceve a Collodi presso il Centro Agàpe in via S.Martino, a Traversagna in via calderaio 4
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