Ricorrono nel 2025 i 50 anni dal primo AMICI MIEI. L’amico Enrico Parrini ha disegnato la copertina di questa settimana.
Diretto da Mario Monicelli. È il primo della serie cinematografica che continuerà nel 1982 con Amici miei – Atto IIº e nel 1985 con Amici miei – Atto IIIº, stavolta con la regia di Nanni Loy.
Racconta le gesta di cinque inseparabili amici fiorentini sulla cinquantina che affrontano i loro disagi sfogandosi con scherzi a danno di malcapitati. I personaggi sono il conte Raffaello Mascetti, un nobile decaduto costretto a vivere in assoluta povertà; Rambaldo Melandri, un architetto impiegato al comune alla perenne ricerca di una donna; Giorgio Perozzi, giornalista e redattore capo di cronaca a La Nazione; Guido Necchi che gestisce con la moglie Carmen un bar-ristorante con sala da biliardo; il professor Alfeo Sassaroli, brillante e famoso medico annoiato dalla professione.
Le avventure dei cinque hanno, per lo più, come ambientazione la città di Firenze. Sebbene la città di Pescia ha intrecciato alcuni momenti del film rimasti nella memoria degli appassionati.
LA CLINICA DEL SASSAROLI ►►► La clinica del professor Sassaroli, che esercita come chirurgo, dove i quattro amici sono stati ricoverati a seguito di un incidente stradale, nel film è situata a Pescia. In realtà si tratta dell’istituto del Salviatino a Firenze, ad oggi trasformato in un hotel di lusso.
LA CASA DEL SASSAROLI ►►► La casa del Sassaroli, ripresa in una delle scene madri del film, durante la quale avviene lo “scambio della moglie e di tutto il blocco” tra Sassaroli e Melandri, nel film è anch’essa a Pescia, in collina. Le riprese sono però state fatte a Firenze nella Villa Macchiavelli.
PROFESSOR SASSAROLI E PESCIA ►►► Già in quegli anni, ci si domandò perchè la produzione del film avesse così fortemente legato il personaggio del professor Sassaroli alla città di Pescia. Una risposta si ebbe nel 2009 quando il dottor Piero Mammini, attraverso le pagine de il Cittadino, ebbe a ricordare il professor Guido Cinti, illustre chirurgo, all’ospedale di Pescia per diversi anni, molto stimato nella sua professione e amato per la sua simpatia. Grazie all’amicizia che lo legava a Ugo Tognazzi la sua figura fu interpretata dall’attore Adolfo Celi.
DEFECATIO ISTERICA ►►► Un’altra scena da ricordare è quella ordita ai danni dello strozzino Sor Savino Capogreco, il quale aveva finanziato al Conte Mascetti un soggiorno in un hotel di lusso con una ballerina contorsionista spagnola. Per dissuadere l’aguzzino dal pretendere indietro i soldi che il povero amico non ha, quando il Capogreco si reca dietro una siepe in un parco per fare dei bisogni, il Necchi di nascosto prende una pala e getta via le feci, facendo credergli, col consenso del Sassaroli, che egli sia gravemente malato.
Per anni si è detto che il parco fosse quello di Villa Pasquinelli Sannini sul cosiddetto ponte a Catano nei pressi di Alberghi.
La paternità del luogo è però contesa con San Casciano Val di Pesa, che nel 2022 ha scoperto una targa in memoria della simpaticissima sceneggiata.
LA NAZIONE ►►► Nel corso dell’allestimento di una scena ambientata nei locali de La Nazione a Firenze, si vedono Ugo Tognazzi, Philippe Noiret ed il regista Mario Monicelli appena davanti ad un grosso tabellone con indicate le cronache locali che da lì a qualche minuto dovevano essere chiuse, ovvero completate per procedere alla stampa. Pescia c’è, ed è insieme a città assai ben più note come Prato, Lucca, Firenze, Siena… . Luca Silvestrini